Il ristorante, dall’atmosfera intima e raccolta, è composto da sei tavoli, ciascuno dei quali rappresenta la commensalità di varie epoche, dal 1600 ai giorni nostri. La cucina affonda le sue radici nella tradizione montanara e mediterranea. Antonino Giovinazzo, lo Chef, conduce la sua brigata nella continua ricerca di nuove emozioni senza mai allontanarsi dalla tradizione e dall’uso di ingredienti di superba qualità.
La carta propone due menu tematici, il Menu Radici (proposta di antiche ricette e prodotti della tradizione valdostana) ed il Menu Surprise (un menu “a mano libera” creato dall’estro e dalla fantasia dello chef, utilizzando i migliori ingredienti stagionali selezionati sul mercato).
La cantina vini del Petit Bellevue accoglie 1800 etichette (circa 18.000 bottiglie). Sono presenti produttori tradizionali con le etichette più famose al mondo ed altri più piccoli, meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Alcuni produttori usano tecniche innovative sempre alla ricerca del nuovo nello spirito della ricerca costante, molte delle quali presentano vini naturali la cui produzione evita i pesticidi nelle vigne, i solfati e i lieviti esogeni durante la vinificazione.
Nel 2017, 2018 nel 2019 e nuovamente nel 2020 “Wine Spectator”, la prestigiosa rivista americana specializzata nella cultura del vino, ha assegnato il “Best of Award of Excellence” con 2 bicchieri alla sua carta dei vini.
La cantina vini è gestita da Rino Billia, il sommelier, coadiuvato da Alessandro Moglia, il *Maître d’Hotel. Nel 2019 Rino Billia ha vinto la seconda edizione del prestigioso Premio Michelin “Passion for Wine”.
La carta dei vini nel 2022 è stata riconosciuta, inoltre, come migliore carta d’Italia Finedining.