Al Castello Gamba, le giornate dal 24 al 26 gennaio sono dedicate alla relazione che il presente intrattiene con la tradizione.

Gli appuntamenti in programma intendono fornire stimoli tra loro differenti per guardare alle nostre spalle, vicino, e anche molto distante, in maniera agita e riflessa, per cercare di costruire un futuro prossimo congruo ma anche inatteso.

La prima giornata di Incontrare contemporaneo II inizia nel pomeriggio alle ore 18.00 con il concerto-performance per batteria preparata di Roberto Dani, musicista autodidatta la cui ricerca è incentrata sull’improvvisazione.

Alle ore 21.00 si prosegue con l’incontro “dalla strada al museo” con lo storico dell’arte Cyrille Gouyette, capo dell’unità di educazione artistica del Museo del Louvre di Parigi.

La seconda giornata inizia nel pomeriggio alle ore 16.00 con il “percorso del cuore”, attraverso le opere della collezione permanente del Castello Gamba, in compagnia dello scultore Daniele De Giorgis.

Alle ore 17.30 si prosegue con il concerto de “Le lavatrici rosse”, una rilettura della tradizione popolare musicale con Riccardo Ruggeri, voce ed elettronica ed Andrea Beccaro, batteria ed elettronica.

Alle ore 20.00, l’ultimo appuntamento della giornata è con il teatro: un classico ambientato nei luoghi della quotidianità: Otello di Shakespeare messo in scena da “Tournée da bar”, giovane impresa culturale che intrattiene e coinvolge attivamente il pubblico in un clima di festa e fantasia.

La terza giornata inizia nel pomeriggio alle ore 14.00 con la performance teatrale “Io sono Dio (movimento in 3)” di Qu.bì Teatro. Prende spunto dalle Moire, figure raccontate nella mitologia greca: tessitrici del destino dell’uomo, decidevano il percorso di vita di ogni essere umano. Quello che rimane è la convinzione che l’essere umano non possa mutare il proprio percorso.

Alle ore 18.00 si prosegue con Andrea Ravo Mattoni, urban-visual-artist che parlerà del recupero del classicismo e della riflessione sulla tradizione nell’arte figurativa. Uscito dall’Accademia di Brera con un’adolescenza da “graffitaro”, coltiva una grande passione per la storia dell’arte e per i grandi pittori del passato, in particolare verso il Barocco e Caravaggio.