Una boccata d'arte - 20 artisti, 20 borghi, 20 regioni
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Nel riflesso di una roccia lontana prende forma a partire da un gesto semplice e rispettoso: la raccolta a mano dei licheni essiccati nei boschi di Ollomont, in Valle d’Aosta. Qui, tra i silenzi degli alberi e delle montagne, inizia un processo creativo fatto di ascolto, attenzione e trasformazione.
Ollomont è un luogo segnato dal tempo. Le sue miniere di rame, attive fino al 1945, hanno lasciato una traccia profonda nel paesaggio e nella memoria del borgo. Le vecchie gallerie, oggi abbandonate, conservano ancora il riflesso del rame nelle rocce.
Al centro del lavoro c’è il lichene: un organismo resistente, capace di crescere dove altre piante non riescono. Immerso nella cera d’opercolo – una cera naturale prodotta da apicoltori del luogo – il lichene si trasforma in una sorta di “scheletro botanico”, che dà vita a una scultura leggera, simile a un merletto naturale.
Hetty Laycock, nata a Cambridge nel 1997, presenta un’opera che non impone, ma accompagna. Un invito a rallentare, ad ascoltare la materia, a ritrovare nei piccoli elementi naturali – licheni, cera, metallo – una connessione profonda con il paesaggio e con il tempo che ci attraversa.
Fusa in bronzo, l’opera conserva una superficie grezza. Il rame, a contatto con aria, pioggia e sole, cambia colore nel tempo, ricordando le sfumature dei licheni essiccati. La scultura vive all’aperto, si trasforma con la luce, con le stagioni, con lo sguardo di chi la osserva.
Hetty Laycock, Continuum, 2025, rame, fusione a cera persa, 100 x 100 x 100 cm.