Pur essendo difficile stabilire la data dell’invenzione degli sci, è risaputo che nei paesi con una grande presenza di ghiacciai e innevamento l’uomo fin dai tempi più antichi, ha inventato qualcosa che lo facesse scivolare su questa superficie inconsistente. Nei paesi nordici e in Yugoslavia i montanari li usavano per i loro spostamenti nelle zone più difficilmente raggiungibili del loro territorio.
L’ingegnere svizzero A. Kind presentò a Torino, verso la fine del secolo scorso, il primo modello di sci e, nella stessa città, nel 1901 venne fondato il primo sci club d’Italia. Due maestri di sci norvegesi furono invece i primi insegnanti di telemark in Italia. Questa tecnica non era però adatta ai ripidi pendii alpini. Intorno al 1920 nacque quello che ancor oggi è conosciuto come sci alpino grazie all’espediente di fissare il tallone, che nel telemark è libero di sollevarsi, allo sci. A Courmayeur, già nel 1915 ebbe luogo il primo campionato italiano di sci, patrocinato dalla Gazzetta dello Sport. Nel 1920 vennero costituiti gli sci club di Courmayeur e La Thuile seguiti, nel 1932, dallo sci club Crammont. E’ solo però con l’installazione dei primi impianti di risalita meccanici che si può parlare di un vero e proprio boom dello sci.La prima teleferica per il Rifugio Torino risale al 1939 ma è solo nel 1957 che si arriverà a Punta Helbronner grazie alle tre tratte di funivia. La funivia per la cresta d’Arp viene invece costruita nel 1963. Nel 1948 a La Thuile viene inaugurata la prima seggiovia e nel 1962 il primo skilift; il 1970 vede già in questa località la presenza di sette impianti di risalita e di una dozzina di maestri di sci.
Più recente invece risulta la diffusione dello sci di fondo: la pista della Val Ferret, da Plampincieux all’Arp Nouvaz è stata aperta solo nel 1975, molto recenti invece le piste di La Thuile e di Arpy a Morgex. In seguito alla costruzione del traforo del Monte Bianco (1965) e di una rete alberghiera adeguata Courmayeur e La Thuile sono divenute località competitive anche sotto il profilo del turismo di massa.