Mostra: Antonio Ligabue e il suo mondo - Prorogata al 30 gennaio 2022
Il Forte di Bard ospita una grande mostra antologica sulla figura di Antonio Ligabue, tra i più significativi artisti del Novecento, che ne ripercorre l’intero percorso artistico. La rassegna, curata da Sandro Parmiggiani, intende fare conoscere i diversi strumenti espressivi cui Ligabue si è dedicato, con esiti significativi in ogni tecnica: 95 opere in tutto, tra le quali circa 50 dipinti con alcuni veri e propri capolavori – Caccia grossa, 1929; Circo, 1941-42 ca.; Tigre reale, 1941; Leopardo con serpente, 1955-56; Caccia, 1955; Autoritratto con cavalletto, 1954-55; Autoritratto con spaventapasseri, 1957-58; Autoritratto, 1957 – sculture, disegni e incisioni, provenienti da collezioni private, raccolte pubbliche e fondazioni bancarie.
Due sono i filoni fondamentali cui si è dedicato l’artista: gli animali esotici e feroci, abitatori della foresta e gli autoritratti, un capitolo dolentissimo, intriso di amara poesia. Non mancano tuttavia, altri soggetti, quali le scene di vita agreste e gli animali domestici. Nella mostra si è voluto per la prima volta riservare un’attenzione particolare alla scultura: un nucleo significativo di oltre venti opere in bronzo, soprattutto di animali. Altro filone indagato da Ligabue in pittura è quello dei suoi paesaggi padani, nei quali irrompono, sullo sfondo, le raffigurazioni dei castelli e delle case, con le loro guglie e bandiere al vento, della natia Svizzera, assolutamente reali, esito di una memoria che tenacemente serbava immagini che restarono vive per tutta la sua vita.
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