Stele. Donato Savin
Localidad: Bard
L'accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso al Forte di Bard
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L’ultima parte della strada interna che porta alla sommità del Forte di Bard si anima con le opere dello scultore valdostano Donato Savin. La mostra presenta una selezione di 30 opere del progetto Stele avviato dall’artista alcuni anni fa: si tratta di rocce posizionate su essenziali basi di ferro che ben si integrano con la maestosità delle grandi murature e creano un’inedita esposizione en plein air. La mostra, curata da Aldo Audisio in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard, propone un inedito allestimento dopo una serie di importanti esposizioni in Italia e all’estero.
Donato Savin è uno dei più famosi artisti valdostani, un artigiano contemporaneo che interpreta e rivisita le rocce delle sue montagne con molti tipi di realizzazioni, ma soprattutto con le sue Stele. Una reinterpretazione di una dimensione ancestrale, palpabile nell’aria della sua Valle d’Aosta, dove vive e lavora a Cogne, in frazione Epinel. «L’idea della Stele mi venne ad Aosta al Museo Archeologico – racconta Savin - vidi in quelle forme di rocce allungate Dèi di pietra e iniziai a cercare pezzi di scisti di quel tipo, cosparsi di licheni. Le mie opere restano aperte ad ogni interpretazione. Io vedo degli Dèi, specialmente femminili, che salgono verso l’alto; quando non ci sarò più, saranno i testimoni del mio passaggio nella vita terrena». Nella loro essenziale verticalità, nel protendersi verso il cielo, le Stele riaffermano prepotentemente la loro provenienza. I verdi acidi dei licheni si mescolano e contrastano con le venature del marmo, la porosità della pietra, le sue lievi asprezze, i solchi sottili ci raccontano la composizione minerale della roccia.
La realtà alpina si declina al Forte di Bard attraverso la valorizzazione di questa profonda connessione tra arte, spiritualità e natura e, per tutta l’estate, a Cogne nella mostra diffusa “Donato Savin. La vita attorno a me” organizzata da Fondation Grand Paradis nell’ambito del 28° GPFF – Gran Paradiso Film Festival.