Memorie storiche
La Fons Salutis
Località: Saint-Vincent
La scoperta della preziosa sorgente minerale di Saint-Vincent si deve all’abate Giovan Battista Perret, nato a Saint-Vincent il 25 maggio 1714 e vissuto a lungo in una casa del vicolo che oggi porta il suo nome. L’abate aveva notato il grande interesse mostrato dalle mucche al pascolo per l’acqua che, sgorgando tra gli interstizi di una roccia, tingeva di rosso le pietre e la terra dove scorreva. Il 20 luglio 1770, quindi, la raccolse e l’analizzò, scoprendone la ricchezza di bicarbonato, acido carbonico, solfato sodico e cloruri.
Nel 1778, re Carlo Emanuele III si interessò a questa scoperta; attraverso l’intendenza di Aosta, le finanze pubbliche deliberarono la spesa di 57 lire e 10 centesimi per la costruzione delle prese e delle vasche di raccolta dell’acqua e per la posa dei rubinetti al fine di una distribuzione controllata.
Nel 1808 la proprietà della sorgente passò alla Parrocchia e nel 1820 al Comune, dietro compenso di 50 lire.
Nel 1826, attraverso dei lavori di perforazione, fu raggiunta una seconda sorgente, più ricca. La fama dell’acqua minerale, di sapore gradevole e ricca di virtù, si affermò rapidamente. Per l’antico borgo agricolo si profilava un avvenire del tutto nuovo. Nacquero nuovi alberghi e, nella stagione estiva, un casinò offriva concerti, balli e vari divertimenti.
Tra gli ospiti della “Fons Salutis” si ricordano gli esponenti più in vista dell’aristocrazia dell’epoca (la Regina Maria Teresa, le Principesse Maria Anna e Maria Cristina, Ferdinando di Savoia, la Regina Margherita, la Principessa Letizia, il Principe Luigi Napoleone) e personaggi illustri, quali Silvio Pellico e Giosuè Carducci.
Nel 1900 una funicolare raggiunse lo stabilimento termale, che, negli anni precedenti la prima guerra mondiale, fu ampliato e migliorato.
Il primo e il secondo conflitto mondiale segnarono un rallentamento nello sviluppo alberghiero. Agli inizi degli anni sessanta, l’attrezzatura per la raccolta e l’erogazione dell’acqua è stata completamente rinnovata, in occasione della costruzione del nuovo stabilimento, che oggi offre, accanto alla terapia idropinica, servizi complementari, quali inalazioni e aerosolterapia.