Alcuni tragitti consigliati, per scoprire la Valle d’Aosta in moto, per conoscere luoghi che sfuggono ai meno attenti e divertirsi tra curve e tornanti mozzafiato.
Da aprile ad ottobre, scegli il tuo percorso per non lasciarti sfuggire i luoghi da visitare, i tratti panoramici e i punti di sosta.
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sabato 27 luglio
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domenica 28 luglio
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lunedì 29 luglio
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MOTOTOUR - Aosta - Bionaz - Diga di Place Moulin
Motociclismo - AostaDa Aosta, capoluogo della regione, fino al territorio del comune di Bionaz, passando per villaggi di Valpelline ed Oyace.
AOSTA: STORIA ANTICA E SHOPPING
Prima di puntare a nord e addentrarvi nella Valpelline, regalatevi qualche ora per visitare Aosta. Scoprirete che ne vale davvero la pena e ripartirete con un solo pensiero: quello di ritornarci presto!
Parcheggiate la moto ai piedi dell’Arco di Augusto, monumento simbolo di Aosta realizzato nel 25 a.C., anno di fondazione della città. Pochi passi nel centro storico e arrivate alla Porta Praetoria, al Teatro Romano, al Foro… E poi la Cattedrale, la Collegiata di Sant’Orso, la basilica di San Lorenzo, Piazza Chanoux. Ma non è tutto. Potete immergervi nelle antiche vie della città, fare shopping negli eleganti negozi dell’isola pedonale, godervi il piacere di un ristorante tipico e visitare le esclusive botteghe di artigianato locale. Ora basta, però. La Valpelline vi aspetta!
IN MOTO LUNGO LA VALPELLINE
Godetevela tutta, l’atmosfera particolare di questa valle. Strade tranquille e poco frequentate, uno scenario affascinante, dominato dalle imponenti vette che segnano il confine con la Svizzera, fitti boschi e prati invitanti, ideali per una bella sosta. Assai viva anche la cultura gastronomica, con la “Seupa à la Vapelenentse” e, naturalmente, la Fontina alla quale è dedicata la grande festa che si svolge ogni anno, a metà agosto, ad Oyace.
Una forma intera, nel bauletto, forse non ci sta. Ma una fetta sì. Una bella fetta di Fontina da gustare alla sera o magari da sciogliere per una sostanziosa fonduta. E allora fate una piccola deviazione, poco dopo il capoluogo di Valpelline, fino al centro visitatori della Cooperativa Produttori Latte e Fontina. La visita al centro comprende anche gli spettacolari magazzini di stagionatura delle fontine scavati nella roccia, uno dei quali ricavato all’interno dell’antica miniera di rame e dove la Fontina DOP rimane per 80 giorni e prende il suo gusto dolce e inimitabile.
BIONAZ E LA DIGA DI PLACE MOULIN
Bionaz, uno dei comuni con maggiore estensione territoriale della regione, è situato a 1600 metri di altitudine in testa alla Valpelline. Per una sosta diversa dal solito, potete fermarvi presso l’area picnic Lexert, immersa nel verde, sulle rive di un grazioso laghetto. La strada prosegue oltre tra curve e verdi panorami fino ad arrivare alla imponente diga di Place Moulin: il vasto lago di Place Moulin, dalle acque color smeraldo, è fiancheggiato da una strada sterrata poderale chiusa al traffico.
MOTOTOUR - Aosta – Gran San Bernardo (A/R)
Motociclismo - AostaPercorso mitico per chi ama i motori: qui si correva la gara di regolarità per auto storiche “Aosta-Gran San Bernardo”.
Potete imboccare subito la Valle del Gran San Bernardo oppure allungare un po’ la strada scegliendo la variante che vi porta a Doues, pittoresco paesino di media montagna, in ottima posizione panoramica.
Altra località da “gustare”, in tutti i sensi, è Saint-Rhémy-en-Bosses, dove nasce il rinomato Jambon de Bosses DOP, una vera e propria rarità gastronomica, celebrata ogni anno a luglio durante un evento che vede protagonista questo delizioso prosciutto crudo.
Superato il borgo di Saint-Rhémy, la strada sale fino ai 2.473 metri del Colle del Gran San Bernardo (non dimenticate guanti e maglia pesante!), importante passo alpino utilizzato fin dall’antichità, come attestano numerosi ritrovamenti archeologici. Fu proprio San Bernardo a costruire qui, nell’XI secolo, il grande ospizio che per molto tempo diede assistenza ai viandanti.
Dietro la sua statua, che domina oggi il colle, è ancora ben visibile l’antica strada romana scavata nella roccia.
MOTOTOUR - Aosta – Saint-Nicolas - Planaval (La Salle)
Motociclismo - Aosta
A Saint-Nicolas parcheggiate la moto e fate quattro passi fino al belvedere, suggestiva terrazza a strapiombo sulla valle centrale: qui la vista spazia da Aosta ad Arvier, tra vigneti e campi coltivati; alzando lo sguardo, vi sembra di toccare i ghiacci della Grivola e del Rutor e, di fronte, vi si aprono ben quattro vallate, la Valle di Cogne, la Valsavarenche, la Val di Rhêmes e la Valgrisenche. Una posizione straordinaria, che fa di Saint-Nicolas un centro turistico particolarmente apprezzato. Una curiosità: questo è anche il paese natale dell’Abate Cerlogne, il primo codificatore della lingua valdostana; non a caso, oggi, ospita il Centro Studi “René Willien”, impegnato nella difesa e nella diffusione del dialetto locale.
MOTOTOUR - Morgex – Piccolo San Bernardo (A/R)
Motociclismo - MorgexIL COLLE DEL PICCOLO SAN BERNARDO
C’è un’atmosfera suggestiva e misteriosa, intorno al cromlech o Cerchio di Annibale, sul Piccolo San Bernardo. Un grande circolo di pietre piantate nel terreno, uno dei rari cerchi megalitici presenti in Italia. Spegnete il motore, avvicinatevi a quelle pietre e lasciatevi guidare in un viaggio a ritroso nel tempo… Luogo di culto? Segnavia? Calendario? Primitivo osservatorio astronomico? Ancora oggi è un mistero.
Ma sul Colle, oltre al cromlech, trovate altre importanti testimonianze storiche. A cominciare dai resti della mansio romana, ampio edificio sull’antica Strada delle Gallie, e dell’adiacente tempietto, che vedete sulla destra, appena oltre la ex dogana italiana. Proseguendo, dopo la dogana francese, un’altra costruzione romana, forse un santuario, e poi l’antica Columna Jovis, che in origine reggeva il busto di Giove e oggi fa da basamento alla statua di San Bernardo.
Infine l’Ospizio, istituito intorno all’anno 1000 da San Bernardo per accogliere i viandanti, oggi punto di informazioni turistiche. Ma non è tutto. Prima di ritornare a valle, non perdetevi Chanousia, a breve distanza dall’Ospizio: il celebre giardino botanico alpino realizzato dall’Abate Chanoux alla fine del XIX secolo, che ospita oggi oltre 1.600 specie di piante alpine, un laboratorio scientifico e un museo di botanica.
BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE
Profumo delicato, con sottofondo di erbe di montagna, sapore asciutto, acidulo, leggermente frizzante. Se siete appassionati di vino lo avete già riconosciuto, se invece non lo avete mai assaggiato ve ne innamorerete. È il raffinato vino DOC Blanc de Morgex et La Salle, il vino della Valdigne, prodotto in vigneti tra i più alti d’Europa. Volete portarvene a casa una bottiglia? Fate tappa alla Cave Mont Blanc a Morgex.
MOTOTOUR - Morgex – Val Veny e Val Ferret (A/R)
Motociclismo - MorgexVAL FERRET E VAL VENY, SPETTACOLO BIANCO
Poco oltre Courmayeur incontrate Entrèves, villaggio caratteristico. Se finora il panorama vi sembrava stupendo, preparatevi: d’ora in poi vi lascerà letteralmente a bocca aperta. Qui si aprono due valli meravigliose, che si uniscono quasi a formare un’unica immensa platea sul gruppo del Monte Bianco.
Le vette del massiccio si mostrano in tutta la loro imponenza: le Grandes Jorasses, il Dente del Gigante, il Mont Maudit, les Aiguilles Blanches e Noires, Punta Helbronner, il Tré-Ia-Tète, les Aiguilles des Glaciers, fino ai 4810 metri della punta del Monte Bianco. Vi sembrerà di toccarle, percorrendo le due splendide strade che risalgono entrambe le vallate.
Ma se volete provare un’emozione davvero indimenticabile, godetevi una salita mozzafiato su Skyway Monte Bianco: una sosta alla stazione intermedia del Pavillon per scoprire il Giardino Botanico Alpino Saussurea, il più alto d’Europa, e poi su…fino ai 3466 metri di Punta Helbronner, grandiosa terrazza sui ghiacciai.
Qui, viste le temperature, l’abbigliamento da motociclisti vi sarà particolarmente utile.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Champorcher
Motociclismo - Pont-Saint-MartinSAN MARTINO E IL PATTO CON IL DIAVOLO
Quella notte il Lys si ingrossò e portò via il fragile ponticello in legno. E così San Martino di Tours, che aveva fatto tappa in paese durante il viaggio verso Roma, diede prova della sua celebre astuzia: chiese al diavolo di costruire un nuovo grande ponte, promettendogli in cambio la prima anima che lo avrebbe attraversato. Il diavolo accettò, costruì il ponte in una sola notte e si mise ad attendere la sua ricompensa; ma San Martino lo ingannò, facendo attraversare il ponte da un cane. Da allora il paese fu chiamato Pont-Saint-Martin. Così nella leggenda. Nella realtà, invece, il famoso ponte - che potete ammirare dalla Piazza IV Novembre, punto di partenza di questo itinerario – è una grandiosa testimonianza romana: costruito nel primo secolo a.C., con una sola campata, misura 22 metri di altezza e 32 di corda; il suo arco è fra i più ampi costruiti dai Romani.
DONNAS, IL VINO PIU’ ANTICO DELLA VALLE D'AOSTA
Un motociclista che si rispetti ama la birra…ma anche il vino. E allora, poco oltre Pont-Saint-Martin, occhio al cartello che indica Donnas. Questo piccolo borgo, ai piedi dei vigneti che si arrampicano sulla montagna, dà il nome a un celebre vino. Colore rosso brillante, sapore morbido, leggermente mandorlato e amarognolo, il Donnas, oltre ad essere il vino più antico della Valle d’Aosta, è anche il primo ad aver ottenuto, nel 1971, la Denominazione di Origine Controllata.
LA VALLE DI CHAMPORCHER
La strada sale ripida attraverso una vallata dal fascino quasi selvaggio, tra fitti boschi di larici. Un percorso da gustare fermandovi di tanto in tanto in qualche villaggio caratteristico, come Pontboset con i suoi famosi ponti in pietra, oppure da percorrere tutto d’un fiato concentrandovi sui tornanti fino a Chardonney, l’ultimo borgo della valle. E prima di rientrare non perdetevi, sempre a Chardonney, la mostra permanente dei tessuti in canapa tipici della zona.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Col di Joux - Verrès
Motociclismo - Pont-Saint-MartinIL “LARD” D’ARNAD
Un consiglio per i buongustai: passato il Forte di Bard, fate tappa ad Arnad e chiedete del famoso lardo. Speziato e insaporito con erbe di montagna, il “Lard d’Arnad” aggiunge ad ogni piatto un gusto autentico, il gusto della Valle d’Aosta. Nel 1996 ha ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta. Ogni anno, nell’ultima domenica di agosto, si svolge la tradizionale sagra “Féhta dou Lard”, che richiama migliaia di turisti.
BRUSSON
La salita da Verrès, lungo la parte bassa della Val d'Ayas, vi porta a Challand-Saint-Victor dove potete fare una deviazione per il lago di Villa, riserva naturale. Proseguendo oltre, passerete Challand-Saint-Ansèlme, scorgerete il castello di Graines, costruito nell’XI secolo su di uno sperone roccioso, e raggiungerete Brusson, a 1338 metri di altitudine, dove potrete visitare le miniere d’oro di Chamousira e il caseificio La Fromagerie Haut Val d’Ayas.
Da Brusson parte la strada che porta al Col di Joux, che collega la Val d’Ayas con Saint-Vincent.
SAINT-VINCENT
Una suggestiva strada panoramica scende dai 1640 metri del Col di Joux a Saint-Vincent, esclusiva cittadina affacciata sulla valle centrale, nota come la “Riviera delle Alpi” per le sue particolari condizioni climatiche. Il luogo ideale per trascorrere qualche giorno di vacanza in assoluto relax, ma anche soltanto per una piacevole sosta prima di immettervi sulla statale di fondovalle: giusto il tempo per una pizza, un gelato, una passeggiata nelle eleganti vie del centro e perché no? una puntata alle slot-machines del famoso Casino de La Vallée.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Courmayeur
Motociclismo - Pont-Saint-MartinIl primo comune valdostano è Pont-Saint-Martin. Passati i comuni di Donnas, il forte di Bard, Hône, Arnad, Verrès e Montjovet, inizia la breve salita della "Mongiovetta" che vi porta a Saint-Vincent e poi a Châtillon. Attraversando poi Chambave, Champagne (Verrayes) e Nus, arrivate alle porte di Aosta, dove la strada statale diventa a due corsie per senso di marcia nei comuni di Quart e Saint-Christophe (zona commerciale).
Dopo un'eventuale sosta ad Aosta, superato il capoluogo valdostano (corso Ivrea, via Roma e via Parigi con numerose rotonde) e dopo il bivio che dà origine alla strada statale N. 27 del Gran San Bernardo, la SS26 prosegue verso ovest e attraversa Sarre (bivio per Cogne), Saint-Pierre, Villeneuve (bivio per Introd e le valli di Rhêmes e Valsavarenche), Arvier, Léverogne (bivio per la Valgrisenche), passa vicino a Derby (frazione di La Salle), attraversa La Salle e poi Morgex fino ad arrivare a Pré-Saint-Didier (bivio per La Thuile e, in estate, per il valico del Piccolo San Bernardo). Da qui proseguite fino a Courmayeur.
Per rientrare potete optare per il percorso di trasferimento lungo l’autostrada A5, che attraversa tutta la valle centrale, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin. Troverete indicati tutti i caselli e le uscite che possono servirvi per raggiungere i punti di partenza degli itinerari in moto o per tornare a casa al termine delle vostre escursioni.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Gressoney-La-Trinité
Motociclismo - Pont-Saint-MartinCUORE WALSER
Larghe balconate in legno, ampio avantetto…e poi fiori, tanti, alle finestre e sui balconi. Se vedete case con queste caratteristiche ai lati della strada, siete entrati in “territorio” Walser. Ma la struttura delle abitazioni non è l’unica particolarità dell’alta Valle di Gressoney. C’è anche una parlata inconsueta, diversa dal patois usato dalla maggior parte dei Valdostani: è il titsch, un idioma di radice germanica. La popolazione Walser è infatti originaria del Vallese, da dove migrò, tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo, insediandosi qiu e nell’adiacente Val d’Ayas. La prima isola Walser che si incontra risalendo la vallata è Issime, borgo di origini antichissime, con una interessante chiesa affrescata.
IL CASTELLO SAVOIA
Doppia tappa a Gressoney-Saint-Jean. La prima è al Castel Savoia, che vedete nella pineta alla vostra sinistra. Fatto costruire alla fine dell’800 dalla Regina Margherita, appassionata alpinista, sorge su una terrazza panoramica da dove potete godervi una splendida vista sull’intera vallata fino al ghiacciaio del Lyskam. La seconda tappa potete farla al Lago Gover per una sosta rilassante.
IL MONTE ROSA
Proseguite verso Gressoney-La-Trinité attraversando villaggi Walser, pascoli e boschi. Il Monte Rosa vi attende maestoso alla fine dell'itinerario.
MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin - Plout - Les Druges
Motociclismo - Pont-Saint-MartinTra le tappe consigliate, non perdetevi il castello di Fénis: parcheggiate comodamente la moto e visitate questo splendido maniero de XIV-XV secolo, straordinario esempio di architettura medievale valdostana.
E poi su, nel vallone di Saint-Marcel. Se fin qui siete arrivati in totale relax, ora vi attende una spettacolare strada immersa nei boschi, affascinante in estate e suggestiva in autunno per i mille colori della natura, fino al santuario di Plout, a 958 metri di altitudine.
A questo punto, a voi la scelta: potete fermarvi al santuario e godervi la vista che si apre sulla valle centrale o proseguire ancora per una decina di chilometri fino a Les Druges, dove la strada termina in un’ampia area picnic attrezzata. Dal parcheggio una piacevole passeggiata di circa 20-30 minuti conduce al sito minerario di Servette.