Mostra fotografica "Fili" di Francesca Alti
Località: Antey-Saint-André
Sala esposizioni della biblioteca
La mostra sarà visitabile anche negli orari di apertura della biblioteca
Contatti
Nei bellissimi spazi della sala esposizione della biblioteca di Antey-Saint-André potete visitare la mostra fotografica di Francesca Alti intitolata “Fili”.
L'esposizione "FILI: tracce, connessioni e memoria" è un percorso visivo e materico che esplora il concetto di legame e memoria attraverso la fotografia, la cucitura e l'antica tecnica della cianotipia.
L’elemento centrale del progetto è il filo, inteso sia come strumento di unione e ricomposizione, sia come metafora di connessioni profonde, talvolta visibili, talvolta sottili e impalpabili.
L’esposizione si articola in due serie di opere in dialogo tra loro:
- FILI, una serie di fotografie di paesaggi interiori, che si allontanano dall'estetica convenzionale per raccontare storie intime e universali. Su questi paesaggi intervengo con cuciture a mano, sottolineando punti di attenzione, tracciando percorsi, ricucendo frammenti. Il filo diventa così segno, gesto di cura, narrazione visibile.
- Cianotipie vegetali, impronte di fiori e piante su carta, realizzate attraverso la luce solare. Come i fili cuciti, anche queste immagini raccontano la memoria e il passaggio del tempo: ogni cianotipia è unica, irripetibile, come le tracce lasciate da un fiore che svanisce, ma di cui resta un’impronta indelebile.
Questa esposizione non è solo una mostra di immagini, ma un’esperienza che invita il pubblico a riflettere sul proprio rapporto con il paesaggio, la memoria e le connessioni invisibili che ci legano al mondo e agli altri.
Francesca Alti è una fotografa e artista visiva formatasi allo IED di Torino, dove ha appreso le tecniche della fotografia come linguaggio e come strumento di ascolto e racconto. Il suo lavoro si muove sul confine sottile tra paesaggio esteriore e paesaggio interiore, usando la luce, la composizione e – più recentemente – la materia fisica come il filo.
Parallelamente alla sua ricerca artistica, lavora nel campo della fotografia di brand con particolare attenzione a realtà legate al mondo del cibo e dell’artigianato. Anche in questi contesti, il suo sguardo resta intimo, narrativo, attento alla bellezza dei dettagli e alla verità dei gesti.
Dal 2016 al 2020 ha partecipato a diverse mostre collettive in Piemonte e a Milano, dove ha esposto lavori legati all'importanza e grandezza delle piccole cose, dei segni della natura.
Attualmente porta avanti la sua ricerca artistica ad Aosta, dove ha dato vita a un laboratorio creativo (con Simonetta Pedicillo e Labravalina) in cui sviluppa progetti artistici personali, contaminando la fotografia con pratiche manuali e tecniche alternative come la cianotipia e la cucitura su stampa.
Attraverso il suo progetto FILI, indaga il tema del legame, della cura e della memoria: ogni immagine è un frammento di un racconto più grande, cucito a mano e impresso con la luce, in un tentativo delicato e necessario di tenere insieme ciò che rischia di perdersi