Fauna
''Volatili del Gran Paradiso: corvo imperiale e crociere''
Località: Arvier
Informazioni tecniche
Contatti
Descrizione del percorso
NOME: CORVO IMPERIALE (in dialetto: Tartana)
ORDINE E FAMIGLIA DI APPARTENENZA: Corvus corax, Passeriformi, Corvidi
DIMENSIONI - Apertura alare: 115-135 cm; Lunghezza totale: 52-64 cm; Peso: 900-1380 gr RICONOSCIMENTO - Il corvo imperiale è facilmente distinguibile dagli altri corvidi a piumaggio interamente nero per i seguenti caratteri: silhouette in volo con coda lunga e nettamente cuneata (più corta e arrotondata o tronca nelle altre specie); becco molto grande, alto e con margine superiore ricurvo; verso di richiamo molto roco e di tono basso (‘crok’); frequente esecuzione di voli sul “dorso” da parte degli adulti (l’animale vola per alcuni metri ribaltato ventre in su). A breve o media distanza sono facilmente apprezzabili anche le cospicue dimensioni (apertura alare pari ad una volta e mezza quella di una comune cornacchia). Veleggia spesso roteando ove vi siano correnti d’aria ascensionale in compagnia di rapaci diurni, dai quali è distinguibile per la forma della coda, il lungo becco e, in buone condizioni di illuminazione, per il colorito completamente nero lucido. Il volo battuto è caratterizzato da movimenti delle ali relativamente ampi e veloci; a breve distanza è distintamente udibile il rumore provocato dalle remiganti che fendono l’aria.
BIOLOGIA - Il corvo imperiale frequenta ambienti prevalentemente aperti con presenza di pareti strapiombanti sulle quali costruisce di preferenza il nido. E’ regolarmente osservabile dal fondovalle della Dora Baltea sino ad oltre 3000 metri di altitudine, ma si riproduce soprattutto negli orizzonti montano e subalpino. Le coppie di riproduttori sono strettamente territoriali e difendono un’area vasta diversi km quadrati; l’estensione dei territori varia molto a seconda delle risorse alimentari presenti. I giovani e gli adulti non accoppiati sono tendenzialmente gregari e si radunano ove vi siano fonti di cibo particolarmente abbondanti (ad esempio nelle discariche a cielo aperto). Le densità riscontrate sulle Alpi sono dell’ordine di una coppia ogni 10-40 km quadrati, con un massimo di 10 individui non accoppiati per 100 km quadrati. La nidificazione di questo corvide è assai precoce. Già al termine dell’inverno è frequente osservare gli adulti in parata nuziale mentre compiono spettacolari voli acrobatici, spesso precipitando per alcune decine di metri uniti per i piedi. Il nido, un grosso ammasso di rami costruito su un terrazzino di una parete rocciosa anche di modesta altezza, può essere riutilizzato per più anni dalla stessa coppia (i riproduttori restano infatti uniti per l’intera vita); anche in questo caso vengono comunque aggiunti nuovi rami e la coppa viene foderata da uno strato di crini, lana e altri materiali morbidi. La femmina depone a partire dalla fine di febbraio 4-6 uova che cova per 3 settimane: i giovani vengono nutriti al nido per un mese e mezzo e restano coi genitori almeno sino all’autunno successivo. La mortalità dei pulcini è elevata, mentre i soggetti che raggiungono l’elà adulta possono divenire assai longevi; l’età massima registrata in natura è di quasi 16 anni e viene ampiamente superata da parte di individui in cattività. Il corvo imperiale ha una dieta onnivora; sfrutta prevalentemente cibi di origine animale e in particolare piccoli animali vertebrati ed invertebrati, carogne e rifiuti alimentari dell’uomo. Lo sviluppo del turismo e il locale aumento del bestiame o degli ungulati selvatici ne hanno recentemente favorito un notevole aumento numerico.
DIFFUSIONE LOCALE - Questo grande corvide è il più grosso passeriforme presente in Europa. Può essere osservato sia in coppie o individui isolati, sia in branchi di alcune decine di individui. I riproduttori si localizzano soprattutto sulle pareti rocciose dei piani montano e subalpino, mentre i gruppi di soggetti non nidificanti frequentano spesso le discariche.
NOME: CROCIERE (in dialetto: Beque croeija)
ORDINE E FAMIGLIA DI APPARTENENZA: Loxia curvirostra Passeriformi, Fringillidi
DIMENSIONI - Apertura alare: 27-30 cm; Lunghezza totale: 16-17 cm; Peso: 25-45 gr RICONOSCIMENTO - Osservabile esclusivamente ove siano presenti conifere, il crociere presenta dimensioni analoghe a quelle del passero e un caratteristico robusto becco conico con mandibole nettamente incrociate all’apice; tale carattere è comunque apprezzabile solo a breve distanza e la distinzione specifica si basa solitamente su una serie di altri caratteri morfologici e comportamentali. Il maschio adulto e facilmente identificabile per la sua livrea rosso-mattone vivace con ali e coda bruno-nere. La femmina e giallo-verdastra con dorso bruno-grigio e groppone giallo; le ali sono nerastre come nel maschio. I maschi giovani assumono gradualmente l’abito di adulto passando attraverso una serie di livree intermedie con toni gialli, aranciati e verdastri. I giovani appena usciti dal nido possiedono un piumaggio bruno-grigiastro striato di scuro e non presentano ancora l’apice del becco incrociato. Il volo è veloce e diretto con battito d’ali piuttosto rumoroso trattandosi di una specie di piccole dimensioni; la frequente emissione di un richiamo trascrivibile come “kip” o “kiup”, forte e ripetuto, agevola l’identificazione. Strettamente arboricolo, si sposta in modo molto agile sui rami delle conifere e può aiutarsi col becco o appendersi a testa in giù come un pappagallo; è facile localizzare uno stormo nell’atto di alimentarsi su conifere per il rumore causato dalla caduta dei frammenti di strobilo asportati per raggiungere i semi. Il canto, emesso dalla cima di un albero, è composto da una serie irregolare di trilli, suoni flautati e rumori secchi.
BIOLOGIA - Il crociere frequenta unicamente le foreste di aghifoglie dei cui semi si nutre in modo esclusivo. L’abbondanza della specie varia molto localmente e da una stagione all’altra, essendo influenzata dall’esito della fruttificazione delle pinacee. La disponibilità di semi condiziona anche il calendario riproduttivo, che può interessare qualsiasi mese dell’anno: è così possibile rinvenire nidi in attività sia in inverno e durante la buona stagione, sia anche se più raramente in autunno. Il nido, una coppa di rametti, erbe, licheni, crini e penne, viene abilmente mascherato fra i rami di una conifera, solitamente a diversi metri dal suolo. La femmina vi depone 3-4 uova che cova per 13-16 giorni. I giovani restano al nido per 2-3 settimane e vengono nutriti da entrambi i genitori; dipendono per un lungo periodo dagli adulti, che solo in presenza di abbondanti fonti alimentari intraprendono una seconda nidificazione. Come precedentemente detto, il crociere si ciba esclusivamente dei semi delle conifere, in particolare dell’abete rosso, del larice e dei pini: le squame degli strobili vengono divaricate con l’aiuto del particolarissimo becco talvolta direttamente sul ramo ove è avvenuta la fruttificazione e talvolta dopo aver trasportato il cono su un supporto più comodo. La lingua del crociere e dotata di strutture cartilaginee che agevolano l’estrazione dei pinoli. Questo fringillide compie irregolari erratismi, spesso anche di notevole estensione; una parte dei riproduttori del nord Europa raggiunge inoltre periodicamente le Alpi compiendo delle vere e proprie “invasioni”.
DIFFUSIONE LOCALE - Il crociere è presente in tutte le coniferete da 1000-1200 metri di altitudine sino al limite superiore delle foreste. Come precedentemente affermato l’abbondanza della specie varia molto da una stagione all’altra nell’ambito di uno stesso comprensorio. Le maggiori occasioni di avvistamento si hanno nei boschi dominati dall’abete rosso; risultano comunque regolarmente frequentati anche i lariceti e le pinete.
(Tratto dalle schede naturalistiche “Notre Faune - Uccelli e Mammiferi della Comunità Montana Grand Paradis” - prodotto dalla Comunità Montana Grand Paradis)