Il primo supereroe della storia non è americano e non si chiama Superman ma è una supereroina giapponese, ed è nata nel 1848. La mostra Eroi. Evoluzione di un mito. Dal Giappone Antico e Contemporaneo allestita nelle sale delle Cantine del Forte di Bard, esplora questa sorprendente genealogia e attraverso un percorso inedito, tra stampe di Hokusai, Kuniyoshi e Kunisada, dipinti e arazzi, racconta l’evoluzione del concetto di eroe e le profonde differenze che emergono tra le figure eroiche della cultura mediterranea e quelle dell’immaginario giapponese, con i suoi antichi eroi e i suoi popolari supereroi contemporanei.
Otto sezioni che raccontano le imprese di figure epiche, gesta di uomini realmente esistiti che fecero l'impresa impossibile, guerrieri leggendari, eroine dalla spada impietosa, ragazze pronte a morire per testimoniare la potenza del proprio amore. Qui l’eroismo non è sfida, ma senso dell'onore, del dovere e spirito di sacrificio; non gloria personale, ma lealtà, dedizione, e – talvolta – vendetta giusta.
In mostra 86 opere fra capolavori dell'arte come l'universalmente noto scheletro di Kuniyoshi e i raffinati combattenti di Hokusai e di altri maestri dell'Ukiyo-e, immagini del Mondo Fluttuante che narrano di saghe leggendarie, drammi struggenti, romantici e supereroi manga che vanno dal 1800 al contemporaneo.