Patrimonio culturale: Arvier

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Borgo medievale e Ospizio di Leverogne

Architettura  -  Arvier

La frazione di Leverogne presenta un interessante sviluppo urbanistico del borgo medievale, con diversi edifici degni di nota. Il ponte del villaggio costituiva un passaggio obbligato per superare la forra sul torrente di Valgrisenche ed accedere alla Valgrisenche ed al Col du Mont, collegamento privilegiato fra la Valle d’Aosta e la Maurienne.
Leverogne era, dunque, un luogo di transito di pellegrini, di commercianti e di avventurieri.

Nel 1368, proprio con lo scopo di accogliere i pellegrini, Pierre Socquier fondò un ospizio che offriva una cucina, una camera da letto ed una cantina.
Ancor oggi, sulla facciata dell’antica casa, possiamo ammirare il ciclo pittorico quattrocentesco delle “Opere della misericordia” che venivano messe in pratica offrendo un piatto di minestra ed un giaciglio ai viandanti.

Risalendo il corso della Dora di Valgrisenche, si incontrano ancora i resti di un ponte romano.

Casa-forte dei Signori d'Avise a Planaval

Castelli e torri  -  Arvier

Nella frazione Planaval, all’inizio della Valgrisenche, si trova la casa-forte di Rodolfo d’Avise, edificata nel 1312.
L’edificio è a pianta rettangolare e presenta una serie di feritoie visibili dalla strada che risale la valle.

Castello di La Mothe

Castelli e torri  -  Arvier

Il castello La Mothe domina il paese dall’alto di una collina.

Purtroppo solo la torre quadrilatera è rimasta intatta, mentre sono ancora visibili i resti di una torre rotonda e della cinta muraria.L´aspetto attuale colloca la costruzione del castello tra la fine del XII e l’inizio del XIII con importanti rimaneggiamenti nel XV secolo; esso comunque è citato per la prima volta nel 1287, in occasione dell’omaggio feudale che Aimone de Arverio prestò al conte di Savoia. Secondo la tradizione riferita dallo storico settecentesco Jean-Baptiste De Tillier, il nobile gentiluomo savoiardo Aimar de la Mothe sarebbe venuto in Valle d’Aosta verso la fine del XIII secolo ed avrebbe sposato l’ereditiera dei nobili De Arverio, entrando così in possesso del castello, per farlo poi restaurare e dargli il proprio nome.

Castello di Montmayeur

Castelli e torri  -  Arvier

Fu costruito nel 1271 da Anselmo e Aimone D´Avise su un ripido promontorio sulla destra orografica della Dora di Valgrisenche, in posizione dominante sull’imbocco della valle omonima.
Oggi è ridotto a rudere, ma conserva intatta una torre cilindrica coronata da una suggestiva merlatura a coda di rondine, mentre sono visibili i resti di quello che anticamente erano il castello e la cinta.
È accessibile solamente a piedi, attraverso il sentiero che parte dal villaggio di Grand Haury, poco sopra Arvier.

Chiesa parrocchiale di San Sulpizio

Chiese e santuari  -  Arvier

Secondo una tradizione orale, non suffragata da documenti, anticamente la chiesa di Arvier si sarebbe trovata nella frazione Leverogne. In seguito venne edificata la chiesa sotto al castello con il monumentale campanile che da un punto di vista stilistico sembra risalire al XIII secolo.

L’edificio attuale è frutto della ricostruzione barocca della chiesa avvenuta nel corso della seconda metà del XVII secolo e fu consacrato nel 1701.

L’altare è caratterizzato delle statue del Salvatore del mondo e, più in basso, dell’Assunzione della Vergine Maria, al centro, e dei Santi Sulpizio ed Antonio abate ai lati.
Fra il 1837 ed il 1838, venne realizzata la cantoria sopra la porta d’ingresso, mentre nel 1842 furono realizzate le due sacrestie e, nel 1848, il pulpito.
Tutta la chiesa, fatti salvi i personaggi della cupola, fu ridipinta nel 1864 ad opera dei fratelli Avondo e tre anni dopo fu inaugurato il nuovo organo Vegezzi Bossi.

Il museo parrocchiale d’arte sacra allestito all’interno della chiesa custodisce statue di santi e suppellettili di culto. Da segnalare una madonna con bambino proveniente dalla cappella di San Pantaleone del villaggio di Chamin, scultura in albastro gessoso datata tra il 1420 e il 1422 ed attribuita a Stefano Mossettaz.

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Santuario di Rochefort

Chiese e santuari  -  Arvier

Salendo da Arvier verso la Valgrisenche si può osservare il santuario di Notre-Dame de Rochefort, a cui fa da sfondo il magnifico ghiacciaio dello Château Blanc.

La cappella fu costruita alla fine dell‘Ottocento su un’altura rocciosa a 841 metri di altitudine, nel luogo in cui si ergeva il castello di Tommaso I di Savoia, già in rovina alla fine del XVIII secolo. Dell’antico castello di Rochefort, esistente già nel 1191, permangono resti dei muri di cinta, visibili dietro alla chiesa. Anche nel piccolo borgo sottostante alcuni passaggi ad arco e i frammenti di cinte murarie alludono alla passata esistenza di una serie di strutture feudali connesse al maniero.

Per raggiungere il santuario occorre percorrere a piedi un breve ma ripido sentiero lungo il quale si incontrano cinque piccoli oratori del 1990 contenenti sculture che rappresentano i misteri dolorosi del rosario.

La struttura è a pianta esagonale con presbiterio rialzato e piccola sagrestia a lato.
All’interno si trova la statua di san Leonardo in legno intagliato e dipinto, raffigurato in abiti prelatizi (secolo XVII-XVIII). Le pareti sono ornate da ex voto, costituiti da tavolette dipinte ed oggetti di oreficeria, offerti a Maria Ausiliatrice, cui è dedicato il santuario e che è festeggiata il 24 maggio.

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