Patrimonio culturale: Bard, Donnas, Hône, Pontboset, Pont-Saint-Martin

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Torre di Pramotton

Castelli e torri  -  Donnas

È la prima torre che si incontra risalendo la Valle d’Aosta e risale al XIII secolo.
Situata a circa trenta minuti di sentiero dalla frazione Pramotton, sulla destra orografica della Dora Baltea, la torre ha pianta esagonale ed è ornata da sei merli, posti in corrispondenza degli spigoli.
L’ingresso è posto a quattro metri dal suolo ed è in parte ancora visibile la cinta muraria che originariamente la circondava.

Cappella di Albard

Chiese e santuari  -  Donnas

La cappella di Albard si trova nei pressi dell’omonimo villaggio del comune di Donnas, a 613 metri di altitudine, che sovrasta il forte ed il borgo di Bard, ed è dedicata alla Traslazione delle reliquie di San Grato.

La facciata è datata 1756 ed è affrescata con la scena della deposizione della Santa Croce sotto una gloria di angeli.

Cappella di Sant’Orso

Chiese e santuari  -  Donnas

Tra le più antiche cappelle del territorio di Donnas, si trova a ovest del borgo medievale e sarebbe stata fondata per salvaguardare le case dalle frequenti e pericolose inondazioni della Dora Baltea. La cappella pare sia già stata citata nel 1176 in una bolla di Papa Alessandro III.

L’architrave del portale di ingresso reca la data 1692, anno in cui la cappella fu ricostruita. Il bel portale in pietra risulta una copia in scala ridotta di quello della chiesa parrocchiale di Issime (1685 circa).
All’interno, si può ammirare un pulpito del tardo Settecento in legno dorato e policromo su cui spiccano figure di santi e ghirlande di fiori.

Cappella di Verale

Chiese e santuari  -  Donnas

Nell’alpeggio di Verale, a 1215 metri di altitudine, sorge la cappella dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore, fondata nel 1753. Nel villaggio si può vedere anche il forno comunitario usato per la cottura del pane.

In passato i fedeli andavano in processione al vicino santuario di Machaby il 5 agosto per la ricorrenza della Madonna delle Nevi e, al ritorno, il giorno seguente, si fermavano a Verale per celebrare la Trasfigurazione. Oggi la festa si svolge il secondo sabato di agosto.

Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli

Chiese e santuari  -  Donnas

La chiesa parrocchiale si trova nel centro del paese, proprio vicino alla stazione ferroviaria.

Ricostruita nel 1830 sulle fondamenta della precedente, è ricca di affreschi, con un imponente altare maggiore in marmo del XVIII secolo.

Di rilievo sono le opere artigianali in legno, quali la cantoria, sostenuta da teste di cariatidi, e il pulpito finemente istoriato, oltre ai confessionali, il battistero, i banchi del coro e le porte.

Il Campanile a torre quadrata è stato costruito in epoca più recente rispetto alla chiesa ma è decorato alla base da un antico bassorilievo del XIII secolo raffigurante San Pietro.

  • (+39) 0125.807032

Ecomuseo della Latteria turnaria di Treby

Musei  -  Donnas

L’edificio nella frazione Tréby di Donnas, che dal 1897 fino al 1980 ha ospitato l’attività della locale latteria sociale, riveste un duplice interesse storico-culturale, poiché testimonia da un lato il passato rurale del paese, quando l’allevamento era attività diffusa e contribuiva alla sussistenza della popolazione, dall’altro la secolare presenza a Donnas della Confraternita dello Spirito Santo, la cui attività di beneficenza è sopravvissuta fin quasi ai giorni nostri.

Mentre i locali usati fino a trent’anni fa come latteria sociale conservano gli arredi e l’attrezzatura utile al conferimento del latte e alla successiva lavorazione casearia, oltre che la documentazione e i registri relativi al funzionamento della società stessa, nella sala attigua, interamente affrescata, emergono le testimonianze dell’attività della «Confrérie du Saint-Esprit», esistente fin dal 1012 come riportato sull’affresco raffigurante l’ultima cena.
Vari dipinti testimoniano il lavoro svolto dalla confraternita a favore della comunità. Dovere dei confratelli era infatti tradurre la fede in opere di carità, distribuire cibo ai poveri e ospitare i senzatetto in caso di incendio. L’attività benefica della confraternita proseguì per più di un secolo e mezzo dopo la sua soppressione ufficiale avvenuta nel 1776.

L’atto di costituzione della latteria di Tréby porta la data del 25 luglio 1897. Cinque anni dopo, il 21 maggio 1902, la latteria sociale di Treby acquistò lo stabile della Confraternita dello Spirito Santo, dove svolse la sua attività fino al 1980, quando la società si sciolse.

L’intero fabbricato è stato restaurato e destinato nel 2003 a museo etnografico, arredato con le stesse attrezzature e materiali usati un tempo per la lavorazione del latte.

  • (+39) 0125.807051
  • info@comune.donnas.ao.it

Museo della vite e del vino

Musei  -  Donnas

La situazione climatica di cui gode Donnas ha favorito da sempre la coltivazione di piante mediterranee come l’ulivo e, naturalmente, la vite.
Gli enormi lavori di terrazzamento e le difficoltà imposte da un territorio in forte pendenza, hanno fatto sì che questa viticoltura sia definita “eroica”.

Attività profondamente radicate nella cultura locale, la produzione e la commercializzazione del vino sono oggi anche il veicolo per la valorizzazione dell’intero territorio.

Gli oggetti e le attrezzature presenti nel museo sono ancora oggi per la maggior parte di uso comune a Donnas.
La loro origine si perde nel tempo, i nomi in patois, spesso non traducibili, evocano un passato in cui la coltivazione della vite era un’attività diffusa e profondamente radicata nella cultura locale. Sono oggetti semplici, ma sapientemente realizzati da mani esperte a svolgere, nella vigna o in cantina, la funzione loro assegnata.

Il Museo è ubicato nelle cantine dell’asilo ‘‘Anna Caterina Selve’‘, fatto erigere in onore della madre dal commendatore Federico Selve a beneficio della popolazione di Donnas. L’elegante fabbricato è a struttura geometrica lineare, formato da un unico corpo con altezze diverse e presenta all’esterno sagomature orizzontali che suggeriscono l’idea del bugnato.

Le cantine sono caratterizzate da un bellissimo soffitto voltato in mattoni. Destinate inizialmente a deposito, i locali hanno ospitato dal 1971 al 1976 la sede delle Caves Coopératives de Donnas e le botti del primo vino a Denominazione di Origine Controllata della Valle d’Aosta: ristrutturate nel 2003 dal Comune di Donnas, oggi ospitano il museo.

Oltre ad attrezzi e oggetti legati alla raccolta dell’uva e alla sua trasformazione ci sono, lungo il percorso di visita, alcuni touch screen che illustrano le tecniche di lavorazione ed i pregiati vini locali.

  • (+39) 340.3455869
  • (+39) 338.8685598

Pietre coppellate

Archeologia  -  Hône

Si tratta di massi o pietre sui quali sono stati incisi, con pietre dure o punteruoli metallici, piccoli buchi concavi a forma di coppa. Questi reperti preistorici risalgono alla tarda Età del Bronzo e all’ Età del Ferro. L’uso di queste incisioni non è ancora chiaro: alcuni studiosi pensano che le pietre coppellate servissero per svolgere riti religiosi e propiziatori. Nel territorio di Hône le pietre coppellate sono situate a Montoulin (900 m) e in località Plan Priod (465 m).

Palazzo Marelli

Castelli e torri  -  Hône

Si tratta della dimora, costruita nel 1689 nei pressi della chiesa parrocchiale di San Giorgio, dal Conte Jean-Pierre Marelli, sovrintendente generale delle armi e munizioni di Casa Savoia, che pochi anni prima aveva ricevuto in feudo il territorio di Hône.
L’edificio si sviluppava in senso orizzontale ed era caratterizzato dalla presenza di giardini e orti interni. Fin dai primi tempi, però, quello che era stata concepito come un palazzo signorile, fu adibito a cascina e già nei primi decenni del ’700, era pesantemente deteriorato nella struttura.
A metà dell’800 Giovanni Antonio Colliard, a lungo sindaco di Hône, acquistò il palazzo e ne rimase proprietario fino alla metà del secolo successivo.
Negli ultimi decenni l’assetto architettonico del palazzo è stato completamente stravolto da pesanti trasformazioni.

Chiesa parrocchiale di San Giorgio

Chiese e santuari  -  Hône

La chiesa parrocchiale di San Giorgio vanta origini molto antiche: essa viene infatti già citata in una bolla di Papa Alessandro III del 1176. Nei primi decenni del XVIII secolo l’edificio venne ricostruito, e nel 1742 i fratelli Gilardi realizzarono le statue della trave di trionfo. Altro rifacimento quasi completo nel 1833, mentre nel 1897 l’interno è stato affrescato da Alessandro e Augusto Artari, pittori di Verrès.

Elementi interessanti:
- i tre altari, risalenti al XVIII secolo ed in stile barocco, sono di legno intagliato, dipinto e dorato;
- la cantoria, decorata con originali cariatidi
- l’ottocentesco pulpito in noce, composto da vari pannelli scolpiti.

Il museo parrocchiale contiene, fra gli altri, i seguenti pezzi:
- bassorilievo raffigurante la Madonna della Misericordia, databile intorno al 1600, forse proveniente dalla cappella della Ruine, distrutta da un’alluvione nel XVII secolo
- bassorilievo raffigurante San Giorgio, la principessa e il drago, risalente alla prima metà del XVII secolo
- numerose sculture e arredi sacri di pregevole fattura.

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