Patrimonio culturale: Fontainemore, Lillianes

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Il ponte di Guillemore

Architettura  -  Fontainemore

Era anticamente il luogo in cui si congiungevano le due strade che risalivano la Valle del Lys, sulla destra e sulla sinistra orografica del torrente omonimo. Guillemore con la sua gola determinava il confine tra il “Mandement de Vallaise” e il “Mandement di Issime e Gressoney”. La denominazione di Guillemore è riportata con diverse varianti: Guymour - Guimor - Guymor - Gueymor.

Trattandosi appunto di un luogo strategico e fortemente caratterizzato dal punto di vista morfologico, si ritiene che una parte del toponimo sia quanto mai antico.

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Il ponte storico di Fontainemore

Architettura  -  Fontainemore

Il ponte di Fontainemore, costruito in epoca medievale intorno al 1200, si trova accanto alla Chiesa parrocchiale e attraversa il torrente Lys con un’unica arcata della lunghezza di 22 metri.

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Il villaggio di Farettaz a Fontainemore

Architettura  -  Fontainemore

Fontainemore può compiacersi d’essere uno dei più importanti focolai di emigrazione attiva (stagionale) legata all’edilizia. Da San Giuseppe a Santa Barbara, talvolta anche a Natale, gli uomini di questa comunità partivano per svolgere il proprio mestiere di mastri costruttori in Savoia, nel territorio del Ducato di Aosta e in grandi città, come Torino, Marsiglia, Lione, Grenoble e persino Parigi.

L’architettura delle abitazioni del loro comune d’origine incute rispetto. Tracce d’amore per il taglio preciso della pietra e quelle alte murature portanti di 4 o 5 piani sono sparse per più di cento casali sui versanti ripidi, coperti da castagni.

Farettaz è uno dei villaggi meglio conservati che si compone di diversi gruppi di case uniti da sentieri ben sistemati. Il più interessante è, senza alcun dubbio, quello da cui si erge il campanile della cappella dedicata a San Lorenzo. L’ingresso del sito è decorato da una bella fontana ricoperta da una volta in pietra; la vasca è alimentata da un lungo canale scavato nella roccia.

Strette le une alle altre, le case disegnano formazioni complesse, separate da passaggi coperti, terrazze, giardini e vicoli, che permettono di scoprire un’antica architettura di qualità, nel cui grembo si compenetrano spazi interni ed esterni in dimensione umana, pregna del “saper vivere” la montagna.
Il forno comunitario del villaggio è stato restaurato e viene ancora utilizzato in occasione di alcuni eventi durante i quali si impasta e si cuoce il pane nero di farina di segale.

Una nota interessante: nel territorio di Fontainemore, nel villaggio denominato “Pra dou Sas”, è stato allestito un museo etnografico della media montagna.
Grazie alla collaborazione degli abitanti, questo piccolo museo comunale presenta al pubblico gli oggetti della vita quotidiana inseriti negli scenari di un’abitazione tradizionale.

Cappelle

Chiese e santuari  -  Fontainemore

Nel territorio di Fontainemore si possono contare ben undici cappelle, costruite dai “macons” (muratori) di ogni villaggio come simbolo dell’autonomia delle singole frazioni.
Le cappelle affrescate sono la cappella della Madonna della Neve in frazione Niana, la cappella di San Francesco di Sales in frazione Pillaz, la cappella di San Defendente in frazione Chuchal, la cappella dedicata a San Lorenzo a Farettaz e l’oratorio della Balma sul colle omonimo.
Le due cappelle più ricche e ben conservate sono quelle di Planaz e Kiry.

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Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate

Chiese e santuari  -  Fontainemore

Fu edificata nel 1494 al posto di una vecchia cappella e ricostruita nel 1679, dopo che l’edificio era stato distrutto da una frana.
Un’iscrizione latina, scolpita a caratteri gotici sulla pietra di una finestra, un tempo facente parte della Chiesa e ora inserita in un muro davanti alla curia, attribuisce la costruzione dell’edificio al capomastro Antonio Goyet di Issime.
Nel 1756, in seguito a un’alluvione, si dovette ricostruire un’altra volta la chiesa: è di quest’epoca l’altar maggiore ligneo.

Elementi interessanti:
- il secentesco portale di legno intagliato, costituito da quattro pannelli rappresentanti le figure di San Grato, San Giocondo, Sant’Antonio e Sant’Orso e da sei pannelli con foglie e fiori;
- il presbiterio con abside rotonda risalente al XV secolo;
- la volta a vela con nervature di pietra ricoperta da calce ed un rosone al centro, recante lo stemma dei Vallaise.
- il ponte medievale con un’arcata di 22 metri che conduce alla chiesa.

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Ecomuseo della media montagna

Musei  -  Fontainemore

L’ecomuseo della media montagna si trova a Pra dou Sas, alle porte della Riserva naturale del Mont Mars.
Si tratta di un bellissimo villaggio di media montagna, i cui edifici sono stati in parte adibiti a museo di sé stessi.

Una casa in muratura su due piani presenta, al livello inferiore la stalla e a quello superiore il locale col camino per la lavorazione del latte e quello per l’abitazione della famiglia.

Il vicino rascard in legno racchiude l’area in passato destinata alla battitura della segale e quella per la conservazione delle derrate. Nella cantina sottostante si trova il locale per la stagionatura dei formaggi.
Una parte del rascard ospita una collezione di attrezzi da falegname e di altre professioni tradizionali.

Particolare importanza assumono gli attrezzi del muratore, mestiere caratteristico di questo paese, per il quale gli abitanti erano famosi anche all’estero, dove venivano chiamati a prestare la loro opera nella bella stagione.

Come arrivare
Dall’abitato di Fontainemore si sale per alcuni chilometri lungo la strada regionale per Gressoney sino ad imboccare sulla destra il ponte che conduce alla Riserva del Mont Mars. Superato il Lys, continuare lungo la strada che conduce a Pillaz-Pian Coumarial: proseguire lungo la strada principale, lasciare a sinistra il bivio per la frazione Pillaz e raggiungere la località Pra dou Sas, dove troverete le indicazioni per raggiungere l’ecomuseo.

  • (+39) 0125.832700
  • (+39) 3472507512
  • info@montmars.it

Chiesa parrocchiale di San Rocco

Chiese e santuari  -  Lillianes

Costruita sulle fondamenta di un’antica cappella del 1490, la nuova Parrocchiale di San Rocco fu terminata nel 1723.
L’interno della chiesa parrocchiale è molto ampio, a tre navate, separate da due file di pilastri in pietra. L’altare maggiore in stile barocco, realizzato nel 1763 dallo scultore J.B. Gilardi e dal figlio Giuseppe, è un vero capolavoro di scultura. Ben quattro gli altari laterali, anch’essi barocchi, in legno dorato; inoltre si possono ammirare alcune statue dedicate a San Giuseppe, Sant’Antonio e alla Santa Vergine. Il busto presso l’altare ricorda il vescovo di Aosta Giovanni Battista Jans (1764-1847), nativo di Lillianes. Il portale in pietra reca il motivo gotico a goccia rovesciata. Accanto alla chiesa sorge il cimitero.

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  • comune@comune.lillianes.ao.it