Chiese e santuari: Torgnon

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Chiesa parrocchiale di San Martino

Chiese e santuari  -  Torgnon

Le notizie storiche più antiche risalgono al 1413, ma l’attuale costruzione di stile neogotico risale al 1868.

La facciata presenta recenti decorazioni all’interno di tondi e di monofore. Sono raffigurati: la Vergine col Bambino, nelle nicchie ogivali due angeli, al centro Gesù Cristo. Sulla facciata laterale è raffigurato Papa Giovanni. Il portale in legno è sormontato da cuspidi. Sul lato destro è il campanile di stile romanico, ma costruito nel 1773, con accesso ad arco ribassato, cella campanaria a due piani con bifore. Sul lato sud si nota una meridiana. L’interno a tre navate scandite da colonne è arredato in stile neogotico, ad eccezione dell’altare in marmo un tempo dotato di pannelli lignei.

Le pareti sono decorate con pitture, realizzate da G. Stornone di Ivrea, entro tondi e con tele. Le vetrate, provenienti dalla fabbrica dell’abate Pron (Pont d’Ane in Francia) sulla parete meridionale sono dell’epoca della costruzione, mentre quella sull’organo è più recente.

Nella navata centrale della chiesa si può ammirare il grande Crocifisso trionfale cinquecentesco, sicuramente una delle opere più impressionanti visibili nella regione: di grande drammaticità, sembra di scuola tedesca, poiché traspone nella scultura gli esiti delle ricerche espressive dei maggiori pittori tedeschi del primo ’500, come Grünewald.

La cappella dell’Immacolata Concezione, a pianta ottagonale, in stile neogotico, comunica con la chiesa parrocchiale. Nella volta, a spicchi, presenta decorazioni pittoriche realizzate tra il 1863 ed il 1868 in cui sono raffigurate quattro storie della vita di Maria inframezzate da tondi con figure di Santi e da una finestrella reniforme. Alle pareti sono raffigurati la Madonna de la Salette, l’Adorazione dei Magi e Gesù nell’orto dei Getsemani.

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Le cappelle del paese

Chiese e santuari  -  Torgnon

Berzin
Dedicata a San Giacomo, fu costruita nel XV secolo per volontà del notaio Aymonod. La cantoria è del 1868 e forse in quell’occasione venne modificata la facciata che non presenta più la nicchia che doveva contenere la statua di San Giacomo. All’interno, altare settecentesco in legno dorato, le cui statue sono attualmente esposte nel Museo Parrocchiale.

Champagnod
Dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, è anteriore al 1660, data del primo restauro. Caduta pressoché in rovina, fu ricostruita dal parroco Borine che la benedisse il 23.11.1734. All’interno la cappella presenta volte decorate ed un altare settecentesco dorato e dipinto, un tempo ornato da statue lignee ora purtroppo scomparse perché rubate nel 1981.

Chaté
Grazie ad una donazione di Rosalia Chatrian del 1868, la cappella fu edificata tra quell’anno ed il 1871 e fu intitolata a San Giuseppe. Il nome della donatrice è ricordato anche sulla trave del tetto.

Chatelard
Dedicata a San Grato, esisteva già nella seconda metà del XVII secolo. Fu ricostruita nel 1719 dal Parroco Borine a spese del Comune.

Chatrian
Fondata nel 1773 in seguito ad una donazione testamentaria di Marie Anne Chept, fu eretta nel 1785, ma fu aperta al culto solo nel 1805. Nel 1870 versava in cattivo stato, fu perciò ricostruita e nuovamente benedetta nel 1891. È dedicata a Nostra Signora del Carmelo.

Fossemagne
Fu fatta edificare nella località Désert del Vallone di Chavacour nel 1764 dal notaio Fronçois Jérome Frutaz e benedetta nel 1774. Fu restaurata nel 1889 (data leggibile sulla facciata davanti alle iniziali V.G.). È dedicata a Nostra Signora di Oropa.

Gilliarey
Sorge su un ardito promontorio roccioso che si affaccia sul fondovalle all’altezza di Buisson. Fu fondata nel 1866 e benedetta il 21.7.1867 dal Canonico Luigi Gorret, la cui famiglia era proprietaria dell’alpe già dal XVI secolo. Tutt’intorno alla cappella sono disposte delle lastre di pietra a distanza regolare che hanno fatto avanzare alcune suggestive, anche se azzardate, ipotesi relative al reimpiego di menhir preistorici atti alla costruzione di una meridiana terrestre.

Mazod
Dedicata a Notre-Dame di Lourdes, la sua costruzione risale al 1873 a cura del parroco di Diemoz, Giacomo Antonio Chatrian originario di Torgnon, anche se già nel 1840, nel testamento di J.L. Engaz, era stata lasciata la somma di Lire 2000 proprio per la sua edificazione, ma il lascito venne impiegato per l’oratorio e la rimanenza devoluta per la scuola femminile.

Nozon
Dedicata alla Visitazione, fu costruita nel 1853 (la data è incisa sul trave al di sopra della porta) per volontà del parroco Perruchon, anche se esistono notizie di lasciti per la sua edificazione già nel 1735.

Ponty
Dedicata a Notre-Dame de Pitié, fu costruita tra il 1720 e il 1730 in posizione addossata alla sovrastante parete rocciosa sulla strada tra Mongnod e Triatel. La sacrestia, leggermente aggettante verso la strada, presenta una curiosa apertura con una canaletta in legno posta in pendenza, dalla quale i devoti potevano far scivolare le loro offerte, in questo caso sotto forma di grano.

Saint-Évence
Eretta in posizione assai panoramica, a mezz’ora circa di cammino dal Colle di San Pantaleone, esisteva già nel XIII secolo e dipendeva dalla collegiata di Sant’Orso. Ancor oggi questa cappella, recentemente ristrutturata, è meta di pellegrinaggi per auspicare primavere piovose.

Cappella del Colle San Pantaleone
Risale agli anni 1845-1847, ma si ha notizia di un oratorio precedente la cappella, costruito probabilmente dopo la peste del 1630. Si trova appena sotto il Colle, sul versante del comune di Verrayes. La facciata, ora molto deturpata da graffiti, presenta decorazioni pittoriche tra riquadri eseguite dal pittore Avondo.

Triatel
Dedicata a San Teodulo e San Rocco, risale al Sei-Settecento. Qui venivano tradizionalmente portati i bambini morti senza battesimo, con la speranza che dessero qualche segno di vita per poter essere battezzati.

Valleil
La costruzione della cappella di San Nicola e Notre Dame des Neiges risalirebbe al 1745-1749.

Vesan Dessous
Dedicata a Notre Dame des Grâces, risale al 1852 (trave datato al 1854 con iniziali BVM) anche se già nel 1761 vi fu una prima donazione per conto di M. Hiblet per la sua edificazione.

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