Itinerari sportivi: Courmayeur

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Ciclotour: Aosta - Courmayeur

Ciclismo  -  Aosta

Partendo da Aosta in direzione Courmayeur la prima località che si incontra è Sarre. Il suo castello fu acquistato dai Savoia nel 1869 e adibito a residenza di caccia. Subito dopo si giunge a Saint-Pierre dove si possono ammirare i castelli di Sarriod de la Tour e quello dall’aspetto fiabesco di Saint-Pierre.

Sulla strada per Courmayeur si incontrano Arvier, che sorge in una piccola conca coltivata a vigneti, e Avise, antico borgo dominato da tre castelli medievali.

Passata la cascata di Lenteney, sulla sinistra, La Salle segna la porta d’ingresso della Valle del Monte Bianco. In posizione digradante, tra i vigneti e i frutteti e felicemente esposto al sole, il villaggio è stato quasi completamente ristrutturato rispettando l’originale architettura delle case preesistenti. Proseguendo si raggiunge Morgex, vecchio borgo situato in un ampio spazio pianeggiante circondato da una bella cerchia di montagne. Prima di continuare l’itinerario verso Courmayeur vale la pena fare una sosta a Pré-Saint-Didier, importante stazione termale già conosciuta e apprezzata dagli antichi Romani. Courmayeur si trova ai piedi del gigantesco massiccio del Monte Bianco. Sviluppatasi attorno all’antica chiesa dei Santi Pantaleone e Valentino, fin dall’800 è da considerarsi la capitale dell’alpinismo e dell’escursionismo di montagna.

Località interessate dal percorso:
- Aosta (585 m)
- Bivio Valle di Cogne 4,5 km (625 m)
- Bivio Rhemes/Valsavarenche 10,1 km (670 m)
- Bivio Valgrisenche 13,7 km (745 m)
- Bivio Strada dei Salassi 15,3 km (780 m)
- Bivio Colle San Carlo 24,9 km (920 m)
- Pré-Saint-Didier Bivio Colle Piccolo San Bernardo 29,7 km (1010 m)
- Courmayeur 35,1 km (1200 m)

Percorso compreso nella tappa del giro d’Italia del 1959 (Aosta/Courmayeur). Tappa vinta da Gaul (LUX).

Palestra di arrampicata di Pré de Bar

Arrampicata  -  Courmayeur

Accesso alla parete: seguire la strada non asfaltata che porta al rifugio Elena, poco prima di raggiungere il rifugio deviare a sinistra sul sentiero che attraversa un ponte sul torrente e in breve si costeggia la base della parete.

La parete è stata chiodata dal centro addestramento alpino di Courmayeur nelle estati del 1998 e 1999. Le vie presentano i primi tiri lungo una placca appoggiata per poi diventare nel caso delle vie centrali leggermente più ripide in alto. Ogni 30 metri massimo esiste un punto di sosta dal quale è possibile calarsi o proseguire. Alla base delle vie non è consigliabile lasciare bambini sia per la pendenza della base che per la possibile caduta di sassi. Necessaria la normale dotazione per vie lunghe sportive: imbrago, longe, serie di rinvii, discensori, cordino autobloccante,moschettoni a ghiera, casco. Non necessarie protezioni veloci da integrare.
L’attività richiede esperienza tecnica, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Discesa: Le soste presentano catene e anelli di calata e la discesa si effettua in corda doppia.

Difficoltà minima, massima e media delle vie dal 4a, al 6b, in media 5b.

Numero totale vie: 5

La lunghezza media è di 200 metri, come minimo 180metri e massimo 215 metri.

Altre falesie in zona: Villair - Courmayeur.

Palestra di arrampicata di Villair

Arrampicata  -  Courmayeur

Accesso alla parete: giunti nei pressi di una casa diroccata, si abbandona il sentiero, si prosegue verso sinistra e in breve si raggiunge la falesia.

La parete è stata chiodata da alcune guide alpine di Courmayeur che si sono avvicendate in lavoro non facile sia di pulizia della base e dell’accesso che della chiodatura e pulizia della parete. La chiodatura è molto buona in materiale inox con distanza media tra i chiodi. Lo stile delle vie è per lo più moderno.
L’attività richiede esperienza tecnica, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Discesa: Le soste presentano catene e moschettoni di calata e la discesa si effettua in moulinette con corda da 60m per i monotiri e da 80 per quelle di 2 lunghezze.

Difficoltà minima, massima e media delle vie dal 5c, al 7c, in media 6c.

Numero totale vie: 17

La lunghezza media è di 28 metri, come minimo 16metri e massimo 42 metri.

Altre falesie in zona: Placche di Pré de Bar, Val Ferret - Courmayeur.

Cascata a Y

Cascate di ghiaccio  -  Courmayeur

È sicuramente la cascata più conosciuta e (relativamente) frequentata della Val Ferret. Difficoltà contenute e facilità di accesso ne hanno decretato il successo… anche se bisogna spesso fare i conti con le condizioni del manto nevoso a monte. La zona infatti è piuttosto pericolosa per le valanghe.

Difficoltà: III/2-3
Lunghezza: 70 m
Prima salita: F. Toldo anni ‘80
Quota: 1700 m
Esposizione: Nord Ovest
Coordinate: Lon.: 7,00275 Lat.: 45,832691 - UTM (ED50) - X: 344965,76 Y: 5077596,97

L1: percorrere tutto lo scivolo ghiacciato verso sinistra fino al punto in cui il flusso si biforca e diventa più ripido. Sosta su ghiaccio.
L2: due possibilità. A sinistra si segue tutta la rampa ghiacciata fino al suo termine (WI2). A destra invece occorre superare un muro continuo e sostenuto ma mai verticale (WI3). Per entrambi i casi, sosta in alto su ghiaccio o su albero.

Discesa: con una doppia dagli alberi sommitali.

Testo e foto tratti da Effimeri barbagli (M. Giglio, 2014), la guida completa delle cascate di ghiaccio in Valle d’Aosta.

Ciclotour: Courmayeur - Val Ferret

Ciclismo  -  Courmayeur

Courmayeur si trova ai piedi del gigantesco massiccio del Monte Bianco ed è la più antica stazione alpina della Valle d’Aosta.
Fin dall’800 è da considerarsi la capitale dell’alpinismo e dell’escursionismo di montagna. Il paese è circondato da numerose frazioni che mantengono intatte le caratteristiche architettoniche delle abitazioni tradizionali. Dalla frazione di Entrèves si accede al Traforo del Monte Bianco, lungo 11.600 metri, grandiosa opera di ingegneria, che attraversa la catena del Monte Bianco. Si giunge quindi nella Val Ferret, dominata dalle Grandes Jorasses.

Località interessate dal percorso:
- Courmayeur (1200m)
- Bivio Tunnel Monte Bianco/Val Ferret 4,2 km (1345 m)
- Planpincieux 6,7 km (1580 m)
- Lavachey 10,9 km (1630 m)
- Arnouva 14,8 km (1765 m)

Arp Nouva - Rifugio Elena - Col du Grand-Ferret

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Raggiunta la località Arp-Nouva in bus, attraversare il ponte sul torrente e proseguire sulla strada sterrata fino ad incontrare un sentiero che si stacca sulla destra segnalato con il simbolo TMB. Lo stesso si porta, dopo diverse inversioni, alla Tsa de Jean. Proseguendo sullo stesso sentiero, si perviene alla località Pré-de-Bard in cui si trova il rifugio Elena. Proseguire sul sentiero che prende quota toccando l’alpeggio di Pré-de-Bar Damon. Poco oltre tralasciare l’itinerario di destra che si inoltra nel vallone di La Combette per volgere a sinistra e raggiungere il Col Grand-Ferret.

Balconata sul Bianco

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

L’itinerario si svolge per la massima parte in balconata sulle pendici del Mont-de-la-Saxe, intorno alla quota di 2000 metri ed è pertanto un ideale percorso panoramico.

Seguire l’itinerario per il rifugio Bertone fino alle baite di Leuchey damon. Qui abbandonare il sentiero per il rifugio Bertone e imboccare a sinistra quello pressoché pianeggiante; quindi raggiungere le baite di Arminaz desot. Oltre Arminaz, in un tratto in leggera discesa, abbandonare il sentiero principale che scende in direzione di Lavachey per imboccare sulla destra un piccolo sentiero che risale il versante e conduce alle baite di Malatra desot e al rifugio Bonatti. Da Malatra proseguire fino alle baite di Arp-Nouva di meiten. Da qui scendere sul fondovalle e proseguire lungo la strada sterrata in direzione del rifugio Elena.

Dolonne - Rifugio Maison Vieille - Rifugio Elisabetta

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Da Courmayeur, prendere la strada asfaltata che, in poco tempo, permette di raggiungere la frazione Dolonne. Dopo aver attraversato i vicoli di questo centro, l’itinerario prosegue, salendo, a tratti su strada poderale e a tratti su sentiero, fino a pervenire alla stazione di arrivo della funivia, in località Plan Chécrouit. Si prosegue sull’itinerario AV2 (alta via 2), principalmente sulle piste da sci, per guadagnare il rifugio Maison Vieille, da dove, attraversando praterie d’alta quota e ammirando alcuni laghetti alpini, ci si porta su una costa pietrosa, per poi scendere alla volta degli alpeggi di Arp Vieille Damon e Désot. Da qui, si giunge in poco tempo su una strada sterrata, da imboccare sulla sinistra, che percorre il pianoro del vallone della Lex Blanche fiancheggiando la Dora di Veny. Si attraversa, infine, il torrente su un ponte e salendo, intersecando più volte la sterrata, si raggiunge il rifugio Elisabetta.

Jardin du Miage e lago delle Marmotte

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

1. Jardin du Miage o Lago Verde Dal parcheggio seguire pista a destra verso la Dora di Veny. Prima del ponte, prendere a sinistra un sentiero che segue il torrente. Oltre il ponte della Visaille prendere subito il sentiero a destra, che giunge al Lago Verde dopo numerosi saliscendi. 2. Lago delle Marmotte Dal parcheggio seguire la pista a destra verso la Dora di Veny. Passare il ponte e continuare sulla pista che attraversa un secondo torrente. Appena dopo questo secondo ponte lasciare la pista e inoltrarsi a destra su un sentiero in mezzo ai larici. I particolari dell'escursione: - UN GHIACCIAIO PARTICOLARE Il ghiacciaio del Miage, il più esteso del versante italiano, è costretto ad una virata ad angolo retto uscendo ai piedi della parete rocciosa per immettersi nella Val Veny. Subito la sua fronte irregolare si espande su tutta la valle dividendosi nettamente in due lobi. Fra i due lobi, essa racchiude una zona libera che rimane così presa fra due tenaglie di ghiaccio. Questa oasi boscosa fa pensare ad un giardino, il Jardin du Miage. UN LAGO PARTICOLARE Il lago delle Marmotte, o Lac du Breuillat, ha l’imbarazzante abitudine di sparire ogni tanto. Il cordone morenico laterale sinistro che lo delimita è evidentemente troppo poroso per assicurare con continuità la tenuta del bacino. L’ambiente maestoso e il fischio delle marmotte ci consoleranno di un’eventuale delusione…

Lassy - Dzergnes - La Visaille

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Itinerario che collega le località Lassy e La Visaille, attraversando il bosco di conifere in destra orografica della Dora della Val Veny.
Splendida la vista sulla catena del Monte Bianco.

Lavachey - Rifugio Bonatti - Col Entre-Deux-Sauts

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Da Courmayeur, proseguire sulla strada asfaltata e addentrarsi nella Val Ferret. Giunti in località Lavachey proseguire ancora per circa 1 km e, poco prima di attraversare il torrente di Malatrà, si perviene all’imbocco del sentiero n. 42 che si stacca sulla destra della carrozzabile. l’itinerario sale al rifugio Bonatti e agli alpeggi di Malatrà Inferiore e Superiore. Poco prima di quest’ultimo alpeggio, ad un crocevia, tralasciato il ramo di sinistra che sale al Col Malatrà, continuare sulla destra sullo stesso itinerario, n. 42, che mantenendosi sempre sulla sinistra orografica del torrente, attraversa l’ampia conca pianeggiante per poi volgere a destra e salire al Pas entre-deux-Sauts (2520 m).
E' possibile guadagnare la cima volgendo a destra del colle dopo aver percorso la dorsale.

La Visaille - Pont Combal - Lago del Miage

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Raggiunta la località La Visaille con il bus, nella Val Veny in comune di Courmayeur, imboccare la strada inizialmente asfaltata quindi sterrata (itinerario n.12) che conduce al rifugio Elisabetta. Mantenersi sempre sulla sinistra orografica e giunti in corrispondenza del ponte sulla Dora, mantenersi sulla stessa sponda imboccando il sentiero n. 18A che conduce al Bar Combal. Volgere a destra e, dopo pochi metri, seguire il sentiero che sale sulla cresta della morena in riva al lago del Miage.

Mont-de-la-Saxe

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Lasciata l’auto in località Planpincieux, in comune di Courmayeur, proseguire sulla strada asfaltata costeggiando il camping Grandes Jorasses. Giunti nei pressi di una cappella, attraversare la Dora della Val Ferret e proseguire sulla strada sterrata che conduce alla località Leuchey Désot. Da qui si prosegue sul sentiero n. 31 e si raggiunge l’alpeggio Leuchey Damon. Ad un crocevia, imbocccare sulla destra il sentiero AV1 che, salendo su praterie alpine, raggiunge l’ampio costone erboso del Mont-de-la-Saxe. Imboccare ora, sulla sinistra, il sentiero n. 42 che percorre la larga dorsale, tralasciando invece l’AV1 che in poco tempo porta al rifugio Bertone.

Peuterey - Frêney

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

L’itinerario inizia in località Peuterey in Val Vény dove si trova il campeggio Monte Bianco La Sorgente.
Da qui si prosegue lungo la strada sterrata che segue la Dora della Val Vény per inoltrarsi in un bosco di abeti e proseguire verso le baite del Frêney.

Plan Lognan - Lago Verde

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Il sentiero per il lago Verde inizia in loc. Plan Lognan attraversando il ponte a destra, dopo il ristorante.
Il percorso si sviluppa interamente nel bosco tra saliscendi e un ponte sul torrente. Appena dopo il ponte, superati dei grandi massi, si sale ripidamente fin sopra le sponde del laghetto.
Il lago Verde è alimentato direttamente dalle acque di fusione del ghiacciaio del Miage. Il suo colore verde smeraldo e i fitti alberi tutto attorno rendono il luogo un’oasi verde di tranquillità, chiamato anche “giardino del Miage”.

Rifugio Bonatti - Col Malatrà

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Punto di partenza di questo itinerario è il rifugio Bonatti.
Lo stesso può essere raggiunto percorrendo l’alta via n. 2 proveniente da Courmayeur oppure salendo sull’itinerario n. 28 che si imbocca sulla destra della strada della Val Ferret dopo aver superato loc. Lavachey (circa 1 km dopo le case, appena prima del torrente di Malatrà) .
Dal rifugio si risale il vallone del Malatrà sulla sinistra orografica del torrente, raggiungendo dapprima l’alpeggio di Malatrà inferiore quindi quello di Malatrà superiore. Poco dopo, si attraversa un ponticello per portarsi sulla destra orografica e guadagnare l’alpeggio Giué Superiore, da dove, dopo aver attraversato un ampio pianoro costeggiando il torrente, si risale a mezzacosta tra gli sfasciumi e si raggiunge il col de Malatrà.

Rifugio Maison Vielle - Lago Chécrouit

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Il percorso inizia dietro il rifugio Maison Vieille e segue il segnavia del Tour du Mont-Blanc e dell’Alta Via 2. Si sale dolcemente tra praterie in fiore, fino a raggiungere il lago nelle cui acque verdi azzurre si specchiano le cime imponenti del Monte Bianco.

Il Lago Chécrouit è un belvedere d’eccezione a 2.000 m su tutta la catena del Monte Bianco e sulla Val Vény.

Villair Dessus - Tsapy

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Il percorso inizia percorrendo la strada sterrata che comincia in fondo alla frazione Villair Dessus di Courmayeur e si inoltra nella selvaggia Val Sapin.
Attraversando un ponte, lo sterrato si sviluppa a tornanti in mezzo ad una vegetazione di latifoglie fino a giungere alle baite della Trappa per poi proseguire con pendenza moderata verso Tsapy dove termina la strada. Tsapy è un antico villaggio minerario al limitare del bosco con alcune graziose baite.

Villair - Rifugio Bertone - Rifugio Bonatti

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Dal centro di Courmayeur, seguire la strada che conduce all’abitato del Villair Superiore, all’imbocco della Val Sapin. Da qui la strada continua a salire, diventa sterrata e attraversa il torrente Tsapy. L’itinerario prosegue ora inizialmente a tratti sulla carrabile ed a tratti sul sentiero, fino a raggiungere l’imbocco del sentiero sulla sinistra che, a tornanti, sale il versante a valle del rifugio Bertone ricoperto da un fitto bosco di conifere. Dal rifugio, raggiungibile in circa 2 ore, l’itinerario prosegue principalmente su verdi pascoli e raggiunge gli alpeggi di Leuchey Superiore, Lèche e, attraversato un torrente, a quelli di Arminaz inferiore e Sécheron, da dove in poco tempo si guadagna il rifugio Bonatti.

Villair - Tête de Bernarde

Escursioni in giornata  -  Courmayeur

Dal centro di Courmayeur, seguire la strada che conduce all’abitato del Villair Superiore, all’imbocco della Val Sapin. Da qui la strada continua a salire, diventa sterrata e attraversa il torrente Tsapy. L’itinerario prosegue ora inizialmente a tratti sulla carrabile ed a tratti sul sentiero, fino a raggiungere l’imbocco del sentiero sulla sinistra che, a tornanti, sale il versante a valle del rifugio Bertone ricoperto da un fitto bosco di conifere. A monte del rifugio, ad un incrocio, tralasciare il ramo AV1 di sinistra, ed imboccare l’itinerario n. 42, sulla destra, che, dolcemente, percorre l’ampio pianore erboso del Mont de la Saxe. Si perviene così ad un ulteriore crocevia. Imboccando il sentiero, senza numerazione, sulla sinistra si raggiunge in poco tempo la cima della Testa Bernarda.
Magnifico il panorama sulla catena del Monte Bianco

Tour Celtico nella Val Veny

Mountain Bike  -  Courmayeur

Difficoltà tecnica: media/difficile
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: strada sterrata, sentiero

E’ possibile raggiungere la Zerotta in Val Veny in auto, in bus navetta ma anche in bici seguendo, da Courmayeur, le indicazioni per la val Veny.

Dalla frazione Zerotta si segue la strada asfaltata in direzione Courmayeur per circa mezzo km. All’indicazione Purtud si attraversa il ponte a sinistra e si segue la poderale fino ad un bivio, e si gira a sinistra (segnavia gialli N° 7).
Dopo aver attraversato il ruscello (segnavia gialli), seguendo il sentiero che si inoltra nel bosco del Peuterey e passando da Freney ci si riporta sulla strada principale di fondo valle.
Si sale a destra per circa 800 metri su asfalto fino al primo tornante verso destra dove si svolta però a sinistra per imboccare la sterrata che passa da Les Zergnes e raggiunge il ristorante La Fodze. Quaranta metri prima del ristorante si gira a sinistra sul grande sentiero che discende il ripido prato fino a raggiungere il villaggio dopo il quale si va a destra.
La discesa è bella e veloce ma attenzione, dopo circa 500 metri c’è un bivio, si deve girare a destra e percorrere la breve salita che termina presso un piccolo abitato; dopo aver costeggiato il muro di cinta della casa in cima alla salita si percorre il piccolo ma bellissimo balcone che riporta nuovamente su asfalto. Da questo punto si raggiunge la Zerotta o Courmayeur seguendo la strada comunale della Val Vény.

Dente del Gigante

Percorsi alpinistici  -  Courmayeur

Dal rifugio Torino si attraversa il plateau del Colle del Gigante, ci si porta alla base delle Aiguilles Marbrées (da aggirare sulla sinistra) e si risale quindi il ghiacciaio in direzione del dente; punto di riferimento l’evidente canalino nevoso che incide la bastionata rocciosa sottostante la Gengiva. Ci si porta sulla cresta superiore di questo contrafforte roccioso risalendo direttamente il canalino nevoso (45°) oppure tenendosi sulle facili roccette della sua sponda sinistra. Da questa cresta secondaria si segue un sistema non difficile, a tratti delicato, di canalini e roccette rotte miste a neve, obliquando verso destra fino a raggiungere la cresta principale e la base di un gran gendarme, che deve essere aggirato sulla destra. Si segue quindi la cresta di rocce miste a neve con alcune logiche deviazioni fino a raggiungere la conca nevosa della Gengiva, alla base della parete sud del Dente del Gigante.
Da qui, scendere un paio di metri verso sinistra ed attaccare la via per fessure (spit) su un grosso pilastro staccato. Aggirarlo e risalire per circa 5 metri fino ad un grosso chiodo. Attraversare nuovamente verso sinistra in orizzontale per una dozzina di metri per trovarsi in una conca di rocce abbastanza rotte con belle fessure, seguirla per una quarantina di metri attraversando leggermente verso sinistra trovandosi su due belle e comode terrazze da dove iniziano le corde fisse. Seguirle fedelmente fino in cima alla Punta Sella, quindi abbassarsi alla forcella successiva e raggiungere la Punta Graham dove è situata la statua della Madonna.

Discesa
Due opzioni per la discesa: lungo l’itinerario di salita oppure – in caso di elevata frequentazione – in corda doppia lungo la parete sud, su solidi ancoraggi a fix e anello di calata.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Grandes Jorasses

Percorsi alpinistici  -  Courmayeur

Primo giorno
Da Planpincieux, nei pressi dei bar-ristoranti, ci si dirige verso il centro del villaggio seguendo le indicazioni per il Rifugio Boccalatte. Dopo essere transitati nei pressi di una chiesetta, si sale lungo un bosco di conifere. Oltre il bosco, il tracciato scende leggermente verso destra, supera un torrente e riprende a salire. Il cammino prosegue ora lungo un canalone attraversato da un altro torrente che forma alcune cascatelle. Poco oltre si prosegue su terreno roccioso fino a raggiungere una scala d’acciaio (lunga una decina di metri), al di sopra della quale segue un tratto attrezzato con corda fissa. Da qui si deve proseguire lungo la morena dei ghiacciai (qui il sentiero vero e proprio si alterna a tratti rocciosi), si raggiunge e si supera un nevaio e ci si dirige verso sinistra. Qui inizia il tratto più tecnico ovvero la risalita dello sperone roccioso, sul quale sorge il rifugio. In circa venti minuti su roccia, attrezzata con corde fisse, si raggiunge la terrazza del Rifugio Boccalatte.

Secondo giorno
Dal rifugio, superato un breve tratto roccioso (corde fisse) si raggiunge il ghiacciaio tra morene e nevai. Mantenendosi a sinistra del Rognon de la Bouteille si raggiunge la base delle rocce del Reposoir. Si risale interamente lo sperone roccioso fino a raggiungere il bordo del grande catino glaciale denominato Couloir Whymper. Lo si attraversa verso destra più o meno in piano fino alla base dei Rochers Whymper, che si risalgono facilmente anche grazie ad una corda fissa in posto. Si perviene quindi sul grande Plateau sotto il seracco sommitale. Lo si attraversa interamente fino al suo bordo destro dove iniziano le rocce che scendono dalla Punta Walker. Per esse si raggiunge la calotta nevosa della vetta.
Discesa: lungo l’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Mont Dolent

Percorsi alpinistici  -  Courmayeur

Primo giorno
Dall’Arnouva, si prosegue a piedi lungo la strada sterrata che risale la valle fino al tornante dal quale, verso sinistra, si diparte il sentiero che si inerpica sulle pendici della Tête de Ferret. Il sentiero entra poi in un valloncello e continua verso sinistra per portarsi alla base di un costone erboso. Si segue il sentierino e si raggiunge un marcato dosso che, al culmine, costringe a proseguire verso sinistra. Si attraversa un piccolo corso d’acqua e si raggiunge il crinale di un secondo canalone, dove la pendenza si attenua. Si prosegue poi verso sinistra, talvolta su nevai, sui pendii sottostanti il Colle di Grapillon. Il sentiero si innalza sui pendii morenici, verso la cresta del Monte Allobrogia. Si superano poi vallette e placche rocciose per giungere infine ai due bivacchi, che si scoprono all’improvviso.


Secondo giorno
Dai bivacchi Fiorio / Dolent si percorrono i pendii cosparsi di massi e chiazze di neve che permettono di porre piede sulla superficie poco crepacciata del ghiacciaio di Pré de Bar. Si prosegue verso destra su pendii più accentuati e si lascia a sinistra l’isolotto roccioso che emerge dal ghiacciaio e che ne segna la divisione in due rami.
Si rimonta il ramo di destra del ghiacciaio mantenendosi nel centro, quindi si supera una ripida gobba. Al di sopra di questa si volge a destra per affrontare la crepaccia che difende l’accesso alla sella nevosa della cresta sud est del Mont Dolent. Si percorre la cresta di neve che permette di raggiungere la base di un canalino di rocce poco solide, lo si risale per uscire sulla spalla che origina la cresta sommitale e si percorre quest’ultima su massi e crestine nevose per giungere infine alla sommità.
Discesa: lungo l’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Monte Bianco

Percorsi alpinistici  -  Courmayeur

Primo giorno
Dal Lac Combal (strada chiusa al traffico in località Fréney - Val Veny), si imbocca il sentiero che si porta sul filo della morena del ghiacciaio del Miage e che si segue fino al suo termine, dove si mette piede sul ghiacciaio. Si cammina prima su detriti trasportati e accumulati dalla massa glaciale, poi su ghiacciaio per portarsi circa cinquecento metri a monte della confluenza del ghiacciaio del Dôme. Qui, a destra, si prosegue lungo un sentierino che compie numerosi tornanti e che supera tratti esposti, alcuni dei quali attrezzati con funi e scalette, sino ad un nevaio: lo si sale traversando a destra e si raggiunge uno sperone roccioso. Infine, alcune corde fisse indicano il percorso da seguire: si risale il costone roccioso al termine del quale è situato il rifugio Gonella.

Secondo giorno
Dal rifugio, si pone piede sul ghiacciaio del Dôme, che si risale mantenendosi contro la costiera delle Aiguilles Grises, prestando sempre attenzione ai crepacci. Giunti sulla cresta delle Aiguilles Grises, si continua a destra raggiungendo la cresta di Bionnassay, che termina con il Dôme de Gouter: lo si lascia a sinistra per toccare il Col du Dôme, da dove la cresta si fa più ampia. Si transita accanto alla capanna-osservatorio Vallot, che si trova ancorata ad una fascia di roccette che affiora dal ghiacciaio; quindi, con un percorso a gradoni sulla cresta nevosa (Arête des Bosses) si giunge in vetta.

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

In racchette al Rifugio Bertone

Racchette da neve  -  Courmayeur

Risalire una stradina asfaltata, spesso ghiacciata sino a raggiungere un chalet posto sulla sinistra: qui si possono calzare le racchette ed iniziare l’itinerario nella neve. Si risale brevemente una pista nevosa, sempre battuta, che costeggia il torrente ghiacciato proveniente dalla Val Sapin sino ad incontrare una sbarra nei pressi della quale sono presenti paline segnaletiche ed un pannello contenente la carta tematica dei sentieri nell’Espace Mont Blanc: si prosegue seguendo il sentiero 42. Si risale la pista battuta, ci si porta sulla destra orografica e si continua sino ad incontrare il bivio per il Rifugio Bertone ben indicato da bolli gialli e da una palina.
Si risale il sentiero estivo, spesso battuto, che già dall’inizio è piuttosto irto; la salita procede lasciando le ultime betulle ed immergendosi in un bel bosco prevalentemente di abete rosso. Si risale il pendio con una lunga serie di svolte sino a raggiungere un monumento in pietra dedicato al Battaglione Aosta degli alpini.
La salita prosegue con un lungo traverso verso sud sino a raggiungere un tratto di pendio privo di vegetazione ad alto fusto; lo si risale con una serie interminabile di svolte mentre davanti allo sguardo si aprono vedute sui monti di La Thuile: dal Mont Colmet al Mont Crammont. Dopo circa un’ora di marcia si raggiunge un secondo traverso in direzione sud: lo si percorre, praticamente in piano, per poi riprendere nuovamente la salita rientrando nel bosco ora prevalentemente di larice. Poco sopra si incontra un nuovo lungo traverso in direzione sud: quest’ultimo può essere impegnativo in caso di traccia non battuta o neve molto ghiacciata. Superato questo si intravede la fine dell’itinerario, infatti si raggiungono abbastanza rapidamente i pascoli innevati sottostanti il rifugio. Si lascia infine il bosco entrando in un ambiente eccezionalmente panoramico reso ancor più sublime dal candore della neve; giunti ad una palina si svolta verso destra e, superato un piccolo dislivello, si raggiunge infine il Rifugio Bertone.

Valutate attentamente le condizioni della neve: questa escursione è relativamente facile con poca neve o neve ben assestata, diviene però molto più impegnativa in caso di molta neve e traccia non battuta.

In racchette al Rifugio Bonatti

Racchette da neve  -  Courmayeur

Da Planpincieux ci si dirige all’inizio delle piste di fondo della Val Ferret. Imboccare la pista pedonale che fiancheggia le piste e si inoltra nella valle. Si costeggia inizialmente il Camping Grandes Jorasses e, una decina di minuti di cammino, si incontra una piccola cappella: da qui il percorso spiana leggermente e si inoltra nella valle offrendo superbe vedute sulla Tête de Ferret. Su un percorso in lieve salita si supera dapprima Pont, Tronchey e Praz Sec d’en Bas. Superati questi ultimi caseggiati l’itinerario costeggia la Doire de Ferret e raggiunge infine Lavachey.
Da Lavachey si prosegue ancora lungo le piste di fondo in direzione nord-est sino ad incontrare un paio di tornanti: superati questi ultimi, si entra in un abetaia e si raggiunge il bivio per il rifugio. Imboccare il sentiero estivo svoltando a destra seguendo le indicazioni delle paline segnaletiche e si inizia a risalire il bosco in maniera abbastanza evidente anche in assenza di traccia. Con salita costante si guadagna quota sino ad incontrare una seconda palina immersa nella neve: svoltare a sinistra e risalire ancora la fascia boschiva con una serie di svolte che ci permettono di superarla e confluire nei pascoli innevati sottostanti il rifugio. Risalire questo ultimo tratto con salita sostenuta ormai al di fuori del bosco: il rifugio appare e soprattutto si apre una superba vista sul Monte Bianco. Superati questi ultimi metri di salita si raggiunge infine il Rifugio Bonatti (2026 m).

Col Malatrà

Scialpinismo  -  Courmayeur

1° giorno
Parcheggiare la macchina nel parcheggio di Planpincieux e prendere il tracciato pedonale che segue il fondovalle. Superata la frazione di Lavachey, risalire un valloncello sulla destra sino ad incrociare la traccia della strada poderale, seguirla sino ad un cartello che indica sulla sinistra il rifugio Bonatti. Continuando nel bosco di larice in direzione est, appena fuori dal bosco si raggiunge il Rifugio.

2° giorno
Dal rifugio salire in direzione dell’evidente vallone di Malatrà, attraversare l’ampio pianoro e portarsi sulla sinistra. Superato un pendio più ripido seguire il fondo del vallone che, con un ultimo tratto molto ripido raggiunge il colle.
Discesa lungo l’itinerario di salita.

Mont Dolent

Scialpinismo  -  Courmayeur

Parcheggiare l’auto al termine della strada, ad Arnouva, seguire la traccia della strada poderale che segue la valle centrale. Lasciato a destra il bivio per il Rifugio Elena continuare nel fondovalle ed immboccare il ripido canale che conduce al Col du Petit Ferret. Svoltare a sinistra e raggiungere con un traverso i bivacchi Florio / Dolent.
Continuare a traversare sino a raggiungere il ghiacciaio e risalirlo sulla sinistra facendo attenzione ai crepacci. Salire sino al ripido pendio finale, lasciati gli sci è necessario calzare i ramponi e salire in direzione della cresta per poi seguirla sino in cima.
Discesa lungo l’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Sentiero attrezzato Mont de la Brenva

Vie ferrate  -  Courmayeur

Dal rifugio Pavillon si continua su sentiero netto verso il giardino botanico prospiciente (segnalato) che si tiene sulla destra. Si costeggia lo steccato su un sentiero (segnavia 20 e cartello in legno su masso indicante “palestra 20 minuti”). Si procede sino ad incontrare un bivio fra due paletti. Si tralasciano i sentieri 20, 20b a destra in salita e si procede a sinistra in falsopiano (segnavia 20a). La traccia continua a salire incontrando un singolo tratto di circa 6 m su placchette appoggiate attrezzate con catene. Si supera la zona che contraddistingue la palestra di arrampicata e si continua a mezzacosta sino a raggiungere il “belvedere” (2200 m) con qualche metro in discesa. Un cartello a destra evidenzia l’inizio del percorso per alpinisti. Si procede quindi in discesa su traccia ripida verso destra sino ad incontrare le prime catenelle metalliche. Si scende per una sorta di accennato diedro granitico ben appigliato (III), e si traversa sino al successivo costone su difficoltà leggermente inferiori. Si continua attraversando i detriti di ghiaia depositati da uno dei tanti rii. Si prosegue quindi a mezzacosta con saliscendi sino a raggiungere un torrente originato dal ghiacciaio di Entreves. È necessario guadare il corso ma è necessaria estrema attenzione ad inizio stagione. La traccia ricomincia a salire sempre provvista di catene metalliche dove necessario. Dopo aver passato una cengietta granitica si attacca la parete est del Mont de la Brenva che si vince tra le line erbose di debolezza. Giunti sulla crestina si sale il crinale per alcune decine di m e si scende dal lato opposto giungendo ad un nuovo belvedere.

Sentiero attrezzato rifugio Boccalatte

Vie ferrate  -  Courmayeur

Dal parcheggio si procede verso il suo angolo di sinistra, incontrando un cartello indicatore giallo (segnavia 21), per il rifugio. Dopo 40 metri si incontra un bivio a destra che porta in una piccola strada attraverso il borghetto (freccia gialla). La mulattiera si inoltra nel bosco, oltrepassando la cappelletta di Planpincieux, diventando poi un sentiero a tornanti. La traccia continua verso le seraccate, raggiunge un canale detritico, lo supera sulla destra ed entra in un secondo canale, stando sulla sinistra e poi guadando il rio relativo. Si continua in direzione di un’evidente cascata con passi di I-II grado. Si prosegue sul costolone di destra sino ad incontrare una scala metallica che agevola la salita di un camino (comunque facile). All’uscita vi è una corda usurata. Si continua su una dorsale morenica sino alla sommità. Si procede poi a sinistra fra i detriti in direzione delle balze su cui è visibile il rifugio. Giunti contro le placche si risale una rampa detritica a destra incontrando canaponi fissi che traversano a sinistra. Si seguono le corde sino ad un pulpito. Si sale poi a zig zag su percorso aereo sino alla terrazza sospesa sul ghiacciaio dove è posto il rifugio. È possibile concludere la gita oltrepassando entrata e toilette e continuando dietro al rifugio sulle corde fisse che portano al ghiacciaio dov’è sita la bandiera italiana e da cui si parte per le grandi scalate alpine.

Via ferrata al Rifugio Monzino

Vie ferrate  -  Courmayeur

Dagli spiazzi di parcheggio si entra nel bosco incontrando svariati cartelli geografico-turistici ed un cartello giallo segnalatore. Si segue il sentiero (segnavia n.16) sino ad un ponte che attraversa il torrente. Si continua a sinistra su sentiero sotto il profilo, erboso ma ardito, dell’Aiguille du Chatelet. Il sentiero continua a salire fra i tornanti sino a raggiungere la parete rocciosa della guglia in vista delle seraccate del ghiacciaio del Freney sulla destra e delle conseguenti splendide cascate.
Da questo punto inizia la parte attrezzata con catena metallica. La salita è contraddistinta da una sorta di traccia appoggiata e quasi mai verticale, molto più rocciosa che erbosa, con passaggi continui di II e III grado. Nonostante le difficoltà contenute il percorso non è da sottovalutare. L’itinerario è davvero divertente inframezzato solo da qualche porzione di sentiero che comunque si armonizza al percorso.
L’uscita della ferrata è sul colletto a nord dell’Aiguille de Chatelet. Il sentiero qui continua normalmente in salita sino a raggiungere il rifugio. Splendido è il panorama sul mont Rouge e sul gruppo delle Aiguilles de Peuterey, specialmente se si continua sino a raggiungere i ruderi dell’antica capanna Gamba (2630 m).
Per percorrere la ferrata in maggior sicurezza è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Ciclotour: Morgex - giro della Valdigne - Morgex

Ciclismo  -  Morgex

Percorso di una trentina di chilometri (andata e ritorno) nella Valdigne, nell’area turistica del Monte Bianco. Si pedala senza troppo dislivello lungo un itinerario ad anello con partenza da Morgex. Dopo aver raggiunto La Salle si passa da Derby, villaggio ricco di storia con una interessante chiesa. Sa qui il percorso vira e ritorna a La Salle lungo una strada diversa. Poi si pedala verso Pré-Saint-Didier e si prosegue per Courmayeur, famosa ed elegante stazione turistica, da cui si rientra a Pré-Saint-Didier e poi a Morgex.

MOTOTOUR - Morgex – Val Veny e Val Ferret (A/R)

Motociclismo  -  Morgex

VAL FERRET E VAL VENY, SPETTACOLO BIANCO
Poco oltre Courmayeur incontrate Entrèves, villaggio caratteristico. Se finora il panorama vi sembrava stupendo, preparatevi: d’ora in poi vi lascerà letteralmente a bocca aperta. Qui si aprono due valli meravigliose, che si uniscono quasi a formare un’unica immensa platea sul gruppo del Monte Bianco.

Le vette del massiccio si mostrano in tutta la loro imponenza: le Grandes Jorasses, il Dente del Gigante, il Mont Maudit, les Aiguilles Blanches e Noires, Punta Helbronner, il Tré-Ia-Tète, les Aiguilles des Glaciers, fino ai 4810 metri della punta del Monte Bianco. Vi sembrerà di toccarle, percorrendo le due splendide strade che risalgono entrambe le vallate.

Ma se volete provare un’emozione davvero indimenticabile, godetevi una salita mozzafiato su Skyway Monte Bianco: una sosta alla stazione intermedia del Pavillon per scoprire il Giardino Botanico Alpino Saussurea, il più alto d’Europa, e poi su…fino ai 3466 metri di Punta Helbronner, grandiosa terrazza sui ghiacciai.
Qui, viste le temperature, l’abbigliamento da motociclisti vi sarà particolarmente utile.

MOTOTOUR - Pont-Saint-Martin – Courmayeur

Motociclismo  -  Pont-Saint-Martin

Il primo comune valdostano è Pont-Saint-Martin. Passati i comuni di Donnas, il forte di Bard, Hône, Arnad, Verrès e Montjovet, inizia la breve salita della "Mongiovetta" che vi porta a Saint-Vincent e poi a Châtillon. Attraversando poi Chambave, Champagne (Verrayes) e Nus, arrivate alle porte di Aosta, dove la strada statale diventa a due corsie per senso di marcia nei comuni di Quart e Saint-Christophe (zona commerciale).

Dopo un'eventuale sosta ad Aosta, superato il capoluogo valdostano (corso Ivrea, via Roma e via Parigi con numerose rotonde) e dopo il bivio che dà origine alla strada statale N. 27 del Gran San Bernardo, la SS26 prosegue verso ovest e attraversa Sarre (bivio per Cogne), Saint-Pierre, Villeneuve (bivio per Introd e le valli di Rhêmes e Valsavarenche), Arvier, Léverogne (bivio per la Valgrisenche), passa vicino a Derby (frazione di La Salle), attraversa  La Salle e poi Morgex fino ad arrivare a Pré-Saint-Didier (bivio per La Thuile e, in estate, per il valico del Piccolo San Bernardo). Da qui proseguite fino a Courmayeur.

Per rientrare potete optare per il percorso di trasferimento lungo l’autostrada A5, che attraversa tutta la valle centrale, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin. Troverete indicati tutti i caselli e le uscite che possono servirvi per raggiungere i punti di partenza degli itinerari in moto o per tornare a casa al termine delle vostre escursioni.