Scorci selvaggi, silenzi che sanno di libertà, strade bianche che si perdono tra vigneti, boschi e villaggi. In Valle d’Aosta il gravel è un modo autentico di vivere la montagna, pedalando tra storia e natura. Trova qui alcune idee per la tua gita in gravel bike.
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giovedì 7 agosto


venerdì 8 agosto


sabato 9 agosto


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Sentieri, ru e strade militari nella valle del Gran San Bernardo
Mountain Bike - AostaDifficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: difficile
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
Raggiunto l’abitato di Arpuilles, frazione del comune di Aosta, si prende la strada denominata “dei Salassi” segnalata da un cartello e si prosegue fino ad un incrocio posto su di un tornante.
Lasciata la macchina nei pressi di Casa Zaccheo (ex colonia La Baita) si percorre il ru Neuf in direzione nord fino ad incrociare la strada asfaltata. Abbandonato lo sterrato si sale lungo quella che ben presto diventa una poderale che, attraversati un paio di villaggi, porta ad un bivio; proseguendo verso destra si scende per circa un km fino ad incrociare la strada che provenendo da Planet porta ad alcune frazioni e alpeggi soprastanti. Imboccando questa, si ricomincia a salire incontrando gli abitati di Romparmé e Ronc dove è possibile fermarsi a riempire le borracce ad ammirare il panorama sulla vallata centrale e sui monti che circondano la città di Aosta.
Percorrendo la strada fino a raggiungere una palina di segnalazione dei sentieri che indica il bivio tra la punta Chaligne e l’Alpe d’Arsy, si prosegue oltre, fino ad un bivio posto su un tornante. Andando verso destra ci si inoltra in un bosco di larici lungo un percorso dal fondo inerbito paesaggisticamente molto suggestivo. Dopo uno slargo la pista inerbita lascia posto ad una poderale con forte pendenza. Percorsa per qualche decina di metri si intravede sulla destra una stradina che, seguendo la freccia gialla di indicazione di sentiero, raggiunge un torrentello. Attraversato questo, si esce dal bosco e lungo un sentiero si raggiunge la suggestiva Alpe Arolla da dove si può godere un meravigliosa vista sul Grand Combin e sulla Valpelline. Andando oltre si raggiunge la strada poderale che proviene dall’abitato di Buthier e porta all’Alpe Chaligne. Imboccata questa, dopo qualche km si raggiunge il Rifugio Chaligne dove è possibile sostare, rifocillarsi ed eventualmente dormire.
Ripresa l’escursione si ripercorre in discesa un breve pezzo della strada fatta in salita fino ad incrociare una poderale che, in piano, ripercorre il ru Collet attualmente interrato. Il ru Collet prosegue in piano attraverso i boschi e girando attorno alla cresta Tardiva raggiunge la comba d’Arsy e l’omonimo alpeggio da dove si apprezza una fantastica vista sull’antistante vallone del Menouves.
Finita la fatica. Nei pressi dell’alpeggio parte una stradina trattorabile con una discreta pendenza. Proseguendo lungo la strada poderale e facendo attenzione alle canaline di raccolta delle acque, si raggiunge la strada militare di Condemine Gran Testa. Percorrendo quest’ultima in direzione est fino al raggiungimento del tornante della strada che conduce all’abitato di Buthier, è possibile vedere le pietre miliari con le progressive chilometriche.
Continuando su asfalto si prende il bivio per Petit-Buthier e una volta terminata la strada, si prosegue lungo la poderale svoltando a sinistra si attraversano i prati fino a raggiungere l’abitato di Moré-Buthier dove c’è l’azienda agricola Lo-Couis. Proseguendo oltre, in direzione sud, si imbocca il primo sentiero che si incontra sulla sinistra e che, attraverso spettacolari saliscendi nel bosco raggiunge il ru Neuf nei pressi di un tornante asfaltato dove si incontra la palina segnaletica che evidenzia il percorso della via Francigena. Attraversato il tornante si imbocca la strada poderale che sovrasta il ru che ben presto riemerge costeggiando il sentiero boscato e definendo un paesaggio da cartolina. Proseguendo oltre la palestra di arrampicata sportiva si oltrepassano in più punti alcune strade comunali sino a tornare al luogo di partenza.
Ciclovia dello Zerbion
Mountain Bike - ChâtillonDifficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
Il percorso per la mountain bike o l'e-bike "Ciclovia dello Zerbion" si snoda tra sentieri, strade di campagna, piste forestali e i caratteristici ru, antichi canali irrigui. Collega i panorami in quota ai borghi di fondovalle di Saint-Vincent e Châtillon, con punti di ristoro lungo il tragitto per fare una pausa.
Parti dalla frazione Promiod di Châtillon, a 1.521 metri di altitudine. Inizi a pedalare, raggiungendo, dopo circa 3,5 Km, il punto più alto del percorso a 1.773 metri. Scendi quindi verso il villaggio di Perrière, per poi risalire verso Amay e raggiungere il panoramico Col di Joux.
Da qui, scendi verso Sommarèse ed Eresaz. Se hai tempo, fai una piccola deviazione e raggiungi a piedi il geosito “Borna da ghiasa,” una cavità nella roccia da cui spira un costante flusso di aria fredda.
Continua verso Emarèse, e da lì scendi a Saint-Vincent. Pedalando, attraversi il centro abitato, passando accanto alla chiesa parrocchiale e al sito archeologico sottostante e nei pressi dell’ufficio del turismo.
Infine, dirigiti verso Châtillon, dove la tua gita in mountain bike si conclude alla stazione ferroviaria, con la soddisfazione di aver ammirato, lungo il percorso, panorami incantevoli e villaggi tradizionali.
Rifugio Sogno di Berdzé e lago Ponton
Mountain Bike - CogneDifficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: strada interpoderale sterrata (tratto iniziale in asfalto)
Segnaletica sentieri pedonali: NN. 10 – 13
Prima dell’abitato di Lillaz, prendere la strada interpoderale asfaltata a sinistra che sale nel vallone dell’Urtier.
Superati l’abitato di Les Goilles Dessus, la chiesetta del Crêt e l’alpe Tsavanis proseguire fino al termine della strada sterrata raggiungendo la loc. Peradzà dove è situato il rifugio Sogno di Berdzé (2580 m) non più in attività.
Da qui scendere ripercorrendo lo stesso tracciato fino al punto di partenza.
Deviazione: lungo l’interpoderale dopo l’alpe Tsavanis: attraversare il ponticello a sinistra e proseguire sulla strada poderale fino a raggiungere il lago Ponton; discesa sullo stesso percorso.
NB - non è adatto alla bike il sentiero dal lago Ponton al rifugio perché poco ciclabile e abbastanza esposto.
Per i più esperti: possibile salita (tecnica) dal rifugio fino al colle Fenêtre di Champorcher e discesa verso il lago Miserin, i rifugi Miserin e Dondena e l’abitato di Champorcher.
Tour Celtico nella Val Veny
Mountain Bike - CourmayeurDifficoltà tecnica: media/difficile
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: strada sterrata, sentiero
E’ possibile raggiungere la Zerotta in Val Veny in auto, in bus navetta ma anche in bici seguendo, da Courmayeur, le indicazioni per la val Veny.
Dalla frazione Zerotta si segue la strada asfaltata in direzione Courmayeur per circa mezzo km. All’indicazione Purtud si attraversa il ponte a sinistra e si segue la poderale fino ad un bivio, e si gira a sinistra (segnavia gialli N° 7).
Dopo aver attraversato il ruscello (segnavia gialli), seguendo il sentiero che si inoltra nel bosco del Peuterey e passando da Freney ci si riporta sulla strada principale di fondo valle.
Si sale a destra per circa 800 metri su asfalto fino al primo tornante verso destra dove si svolta però a sinistra per imboccare la sterrata che passa da Les Zergnes e raggiunge il ristorante La Fodze. Quaranta metri prima del ristorante si gira a sinistra sul grande sentiero che discende il ripido prato fino a raggiungere il villaggio dopo il quale si va a destra.
La discesa è bella e veloce ma attenzione, dopo circa 500 metri c’è un bivio, si deve girare a destra e percorrere la breve salita che termina presso un piccolo abitato; dopo aver costeggiato il muro di cinta della casa in cima alla salita si percorre il piccolo ma bellissimo balcone che riporta nuovamente su asfalto. Da questo punto si raggiunge la Zerotta o Courmayeur seguendo la strada comunale della Val Vény.
Ciclovia della Becca d’Aver
Mountain Bike - NusDifficoltà tecnica: media
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
La Ciclovia della Becca d’Aver attraversa i paesaggi di alta quota di tre comuni, da Saint-Barthélemy di Nus, a Verrayes per finire al cospetto del Cervino affacciandosi sul vallone di Chavacourt di Torgnon.
Il tragitto ti porta attraverso boschi di conifere, praterie da pascolo e grandi spazi aperti. Ogni pedalata ti fa scoprire villaggi, alpeggi, natura incontaminata e tracce di un mondo antico che ancora vive. Lungo il percorso, puoi fermarti per una pausa rigenerante nei punti ristoro e nei locali presenti, e se sei a Lignan, troverai un comodo distributore automatico di prodotti alimentari, perfetto per i ciclisti in partenza o in arrivo.
La partenza è dalla chiesa di Saint-Barthélemy a Lignan, poi si pedala fino al villaggio di Vencorère, nel comune di Verrayes. Da lì, su strada asfaltata, si attraversa la frazione di Grand Villa fino all’area pic-nic di Champlong. La strada poi prosegue verso il col de Bornel, da cui una strada poderale ti porta all’area pic-nic di Chantorné e a Plan Prorion, nel comune di Torgnon.
Oltre, il percorso abbraccia l’area umida dello stagno di Lo Ditor, poi passa per Tellinod e si conclude a Gilliarey. E' eventualmente possibile proseguire fino al lago di Cignana e al rifugio Barmasse (circa 5 km). Un’esperienza in mountain bike o in e-bike che ti fa respirare la vera essenza della montagna!
Ciclovia della Valle di Champorcher
Mountain Bike - PontbosetDifficoltà tecnica: difficile
Difficoltà fisica: difficile
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
Immagina di pedalare attraverso una valle selvaggia e incontaminata, lontana dal turismo di massa, dove la natura ed il paesaggio sono protagonisti: sei sulla Ciclovia della Valle di Champorcher, un itinerario ciclabile di circa 22 km che ti porta dritto nel cuore di uno degli angoli più autentici e spettacolari della Valle d’Aosta.
Il percorso attraversa i comuni di Pontboset e Champorcher, per poi salire fino ai 2.593 metri del Col de Laris, da dove si apre una vista memorabile sul vallone di Piamprato, in Piemonte. Pedalando, scoprirai che parte del tragitto si snoda all'interno del Parco Naturale del Mont Avic, un vero paradiso per gli amanti della natura con flora e fauna uniche nel loro genere.
Tra un bosco di conifere e una valle stretta scolpita dai ghiacciai, pedalerai su un tracciato ideale per la mountain bike in cui i sentieri si alternano a strade poderali e piste forestali, collegati da tratti di viabilità stradale locale. E se ami la natura, preparati a restare incantato dai boschi, dai pascoli e dalle praterie alpine, accompagnato dal torrente Ayasse che scorre a fianco di buona parte del percorso.
Ma non è solo la natura a raccontarti una storia. Lungo il tragitto, attraverserai villaggi che sembrano usciti da un'altra epoca, come Pontboset, famoso per i suoi antichi ponti. Seguirai anche parte della “strada reale”, costruita per volontà di Re Vittorio Emanuele II per raggiungere la sua riserva di caccia. Ogni pedalata ti avvicinerà un po' di più a quel mondo antico che sopravvive intrecciandosi con l’attuale calorosa accoglienza di questa valle.
Con un dislivello di 1.816 metri e altitudini elevate, questa ciclovia è una sfida per i più allenati, ma anche una gioia per chi sceglie di affrontarla con una e-bike. Il periodo migliore per viverla va dalla tarda primavera all'autunno, quando il clima è più favorevole.
Quindi, se sei in cerca di un’avventura tra storia e natura, salta in sella e scopri la Valle di Champorcher!
Giro ad anello tra i ru di Roisan
Mountain Bike - RoisanDifficoltà tecnica: facile
Difficoltà fisica: facile
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato
Partenza dall'area sportiva di Roisan in località Moulin.
Il percorso segue i canali irrigui storici Ru Champapon e Ru Pompillard, che attraversano dolcemente il territorio di Roisan.
Lungo il tracciato si godono ampie vedute sulla valle centrale e si può ammirare il ponte acquedotto medievale Grand Arvou.
Il sentiero è condiviso da escursionisti e percorre una porzione della tappa 10 del Cammino Balteo pertanto si raccomanda attenzione.
Tour degli alpeggi di Torgnon
Mountain Bike - TorgnonDifficoltà tecnica: media/difficile
Difficoltà fisica: media
Ciclabilità: 100%
Tipo di percorso: misto asfalto, sterrato, sentiero
Si percorre l’autostrada A5 Torino-Aosta, uscita “Châtillon-Saint Vincent”, si prosegue sulla strada regionale 46 per circa 7 km fino all’abitato di Antey-Saint-André, qui si imbocca la strada regionale 9 che, dopo 6 km circa, giunge nel capoluogo di Torgnon, dopodiché si supera il centro abitato e si seguono le indicazioni dell’area sportiva e pic-nic di Plan Prorion.
Da un punto di vista geologico la prima parte del percorso si svolge attraversando le rocce mesozoiche del complesso dei calcescisti con pietre verdi che costituivano il vecchio oceano perduto, che formano la zona del Monte Meabé; ad ovest del percorso, a partire dal Monte Miracolo, si possono osservare gli gneiss d’Arolla che facevano parte del vecchio continente africano, mentre la Cima Bianca è costituita da sedimenti di copertura costituiti principalmente da marmi.
Da un punto di vista idro-geologico si nota la presenza di rocce calcaree. La zona del lago Tsan è costituita da percorsi carsici mentre la zona paludosa di Loditor è interessata da un importante sistema di zone umide.
Sotto il profilo faunistico, tra il bacino acquitrinoso di Loditor e la zona degli alpeggi di Gilliarey, è possibile avvistare numerose marmotte. Nei boschi di abete rosso e larici a monte di Chantorné e Loditor si possono avvistare alcuni scoiattoli, lepri, caprioli, cervi, mentre occorre un binocolo per osservare gli stambecchi ed i camosci nei radi boschi e pascoli d’alta quota sottostanti il Monte Meabé e sotto la Punta Tsan. Nel cielo non è difficile scorgere vari tipi di uccelli quali la pernice, rapaci di varia specie, fra i quali l’aquila.
Il bosco è composto da fustaia di abete rosso e larice, mentre il sottobosco è caratterizzato dalla presenza di felce, sambuco, mirtillo, rosa canina e lampone.
Si inizia su un tratto asfaltato di 700 m circa che sale verso gli impianti di risalita di Chantorné, fino a raggiungere le prime baite dove si abbandona la strada per proseguire, a destra, sul tracciato della pista di fondo. Proseguendo per la strada sterrata si raggiunge l’Alpe Chavannes, Arpeille per poi incontrare l’Alpe Brusoney e l’Alpe Bedsoloz.
Si giunge poi ad un incrocio con una strada asfaltata che non è da imboccare ma occorre proseguire diritto su una pista con fondo erboso che si fa via via più stretta. Si continua all’ombra di larici ed abeti percorrendo un tratto in cui l’uomo è intervenuto creando delle passerelle in legno al fine di non danneggiare col passaggio le zone umide sottostanti.
Dopo essere transitati su di un ponte in legno in una zona che ci permette di ammirare la bellezza della rocciosa punta Tsan, un breve tratto di salita ci permette di raggiungere la “zona umida” di Loditor (1950 m). Da Loditor salendo a destra per la strada sterrata, si perviene alla località di Gilliarey, al km 9,250 a quota 2180 m, che rappresenta un primo giro di boa della nostra gita ma è anche un punto panoramico sul Cervino, sul ghiacciaio del Plateau Rosà e sulla Valtournenche che merita una sosta.
Per il “Giro degli alpeggi con vista sul Cervino” occorre ripercorrere la strada utilizzata all’andata e scendere sino all’Alpe Tellinod (al km 11,350) dove si svolta a destra per proseguire sempre su strada sterrata ed oltrepassare l’Alpe Palud fino all’Alpe Château.
Nei pressi di quest’alpeggio sono presenti i ruderi dell’ospizio Chavacour situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del vino moscato di Chambave. Proseguendo per il nostro percorso svoltiamo a sinistra per una strada sterrata larga e pianeggiante che in parte ripercorre il tracciato del canale irriguo di Chavacour importante opera dell’uomo che serve a permettere la coltivazione del foraggio e l’allevamento di bestiame in alcuni Comuni situati sul versante dell”adret”, come Verrayes, Saint-Denis, Chambave.
Il giro prosegue toccando le baite di Cortod, e di Tronchaney, da questo punto molto panoramico possiamo ammirare quasi tutta la conca degli alpeggi di Torgnon ed in basso la “zona umida” di Loditor.
Proseguendo il nostro tragitto fra boschi di abeti e larici, dopo una leggera discesa si arriva nella zona di Chantorné dove sono presenti le piste da sci, oltrepassate le quali si dovrà affrontare un breve tratto di discesa ripido (150 m circa) con fondo sconnesso e pietroso eventualmente da percorrere a piedi.
Risaliti in sella si percorre ancora una stradina in leggera discesa, che ricalca la pista di fondo, molto suggestiva in quanto, voltandosi indietro è possibile scorgere, fra le fronde degli alberi il Monte Cervino ed alcune vette del gruppo del Monte Rosa.
Si perviene quindi al Col des Bornes (al km 28,800) punto panoramico sulla vallata centrale della Valle d’Aosta dove la vegetazione cambia per lasciar posto al pino silvestre visto l’ambiente più secco dovuto all’esposizione a Sud. Svoltando a destra sempre sulla pista di fondo si prosegue su un tratto pianeggiante alternato a leggere salite (2 km circa) fino a raggiungere un bivio dove si deve girare a sinistra ed affrontare una discesa ripida (1,5 km circa) che porta all’area pic-nic di Champlong (al km 31,450), secondo giro di boa del nostro tour dove è presente un punto di ristoro.
A Champlong è possibile, inoltre, visitare un alpeggio dove, nel periodo tra giugno e settembre, avviene la lavorazione quotidiana del latte per la produzione dei prodotti caseari tipici (fontina, burro, ricotta, ecc.) degustabili in loco.
Da Champlong (1625 m) si riguadagna quota sino al Col des Bornes (1770 m) percorrendo per il primo tratto la strada fatta all’andata per poi proseguire leggermente a destra su un tragitto più dolce fino al colle. Dal Col des Bornes si prosegue per circa un chilometro sulla strada percorsa all’andata ed al secondo bivio, si prende a destra per scendere verso l’area pic-nic di Plan Prorion dove ha termine il tour.